Pars Today

TEHRAN - Il generale di brigata Abolfazl Shekarchi, portavoce delle forze armate iraniane Le forze armate iraniane hanno messo in guardia il regime israeliano e i suoi sostenitori occidentali ...

dal oltrepassare le linee rosse della Repubblica islamica. Lo ha affermato lunedì il generale di brigata Abolfazl Shekarchi, portavoce delle forze armate iraniane. "Ricordiamo a Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania di cessare il loro sostegno al moribondo regime di Israele, un paese canaglia, senza legge, terrorista e assassino di bambini", ha detto il funzionario. La Repubblica islamica ha dimostrato di non essere bellicosa e di non cercare l’espansione della guerra, ha affermato. “Tuttavia, se qualcuno, incluso te e quel regime disperato e indifeso, oltrepassa il limite, gli taglieremo i piedi con una risposta più potente della precedente che abbiamo servito all’aggressore e disonesto Israele”, ha aggiunto. Le osservazioni sono arrivate in risposta all’espressione di sostegno di alcuni stati occidentali al regime sionista in seguito all’attacco mortale del 1 aprile contro le sedi diplomatiche della Repubblica islamica nella capitale siriana Damasco. L’attacco israeliano ha provocato il martirio del generale di brigata Mohammad Reza Zahedi, comandante della forza Quds del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica iraniana (IRGC), del suo vice, il generale Mohammad Hadi Haji Rahimi, e di cinque ufficiali al seguito. Per rappresaglia, l’IRGC ha preso di mira i territori occupati sabato sera con una raffica di droni e missili. Gli attacchi di ritorsione, soprannominati Operazione True Promise, hanno inflitto danni alle basi militari israeliane nei territori occupati. Tra le speculazioni su una nuova potenziale aggressione israeliana, alti leader politici e militari iraniani, tra cui il presidente Ebrahim Raeisi e il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian, hanno messo in guardia da una risposta più forte e severa. Shekarchi ha osservato che la ritorsione iraniana ha visto i missili e i droni del paese eludere i sistemi radar avanzati del regime e dei suoi sostenitori e il suo “cosiddetto Iron Dome”. L’operazione, durante la quale “abbiamo fatto breccia nelle fortezze militari fasulle e criminali del regime”, ha rappresentato solo “una frazione” della potenza militare iraniana, ha aggiunto.

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