Bagheri: i paesi che hanno sostenuto Saddam nell'attacco chimico all'Iran oggi sostengono i criminali israeliani
Pars Today- In un messaggio pubblicato in occasione dell'anniversario del bombardamento chimico della città di Sardasht, il ministero degli Affari Esteri ad interim dell'Iran ha dichiarato che le azioni legali contro autori, assistenti e intenditori dell'uso di armi chimiche contro l'Iran non cadranno in prescrizione.
Il 28 giugno 1987, l’Iraq ai tempi del dominio del partito Baath attaccò come bombe chimiche quattro luoghi affollati nella città di Sardasht, nella provincia dell'Azarbaijan Gharbi, a nord-ovest dell'Iran, massacrando almeno 191 civili e il ferimento di oltre ottomila persone che subirono lesioni chimiche da gas velenosi. Secondo il rapporto Parstoday, Ali Bagheri Keni, ministro ad interim degli Affari Esteri dell'Iran, ha aggiunto che i tribunali nazionali e internazionali dovrebbero adempiere alla loro responsabilità nel ritenere i criminali responsabili e nel rispettare i diritti morali e materiali delle vittime degli attacchi chimici.
Bagheri Kani ha tenuto a sottolineare che l’obiettivo di proclamare l'anniversario del bombardamento chimico di Sardasht come la giornata nazionale della lotta alle armi chimiche e biologiche è quello di spiegare il fatto che la Repubblica islamica dell'Iran essendo la principale vittima dell'uso diffuso di armi chimiche in storia contemporanea dispone di una forte volontà nell’opporsi seriamente a questi armamenti.
Il ministro agli Esteri interim iraniano ha aggiunto che l'uso diffuso di armi chimiche da parte del regime Baath iracheno nell'attacco all'Iran ebbe luogo a causa del massiccio supporto materiale, scientifico e tecnico di alcuni governi e aziende europee, in particolare Germania, Paesi Bassi e Inghilterra. A questo va giunto il vasto sostegno politico, militare e diplomatico degli Stati Uniti e dell'Inghilterra divenne disponibile dalla macchina da guerra del regime di Saddam.Il capo della diplomazia ad interim di Tehran ha sottolineato che i paesi che hanno sostenuto a titolo pieno l’ex dittatore iracheno, per la produzione e l’uso di armi chimiche contro l’Iran, soprattutto contro le donne e i bambini indifesi della città di Sardasht, oggi sono sostenitori a pieno titolo e sono diretti complici del genocidio e dei crimini di guerra del regime israeliano a Gaza.
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