Aziende europee, non italiane, rompono blocco economico contro la Siria
Non può essere diversamente quando c'è un Governo, quello di Mario Draghi, ed un Ministro degli Esteri, come Luigi Di Maio che non fanno altro che manifestare la propria obbedienza agli Usa.
Così, mentre in quella recente pagliacciata di riunione a Roma, della sedicente "coalizione Anti-Daesh" ribadiamo fedeltà agli Usa in Siria e Iraq, dove tra l'altro cresce la resistenza contro l'occupante americano ed i suoi scherani filo-curdi, l'Italia corre il rischio di impantanarsi in un conflitto, invece, escludiamo le aziende italiane a riprendere i contatti commerciali con Damasco, con impatti positivi anche sulla nostra economia in termini di occupazione. Siamo pur sempre in un regime di sanzioni feroci inasprite dagli Usa, con il Caesar Act, però dalla Siria arrivano segnali su aziende europee che hanno ripreso qualche accordo commerciale. Un vero peccato, un'occasione persa dall'Italia, primo partner commerciale della Siria fino al 2011. Fonte lantidiplomatico
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