Perché l’Imam Hossein, nipote del Profeta dell’Islam, si sollevò contro Yazid ibn Muawiya? Quali furono i risultati di questo movimento per la comunità islamica?
(last modified Mon, 07 Jul 2025 07:45:26 GMT )
Lug 07, 2025 09:45 Europe/Rome
  • Perché l'Imam Hossein, nipote del Profeta dell'Islam, si sollevò contro Yazid ibn Muawiya? Quali furono i risultati di questo movimento per la comunità islamica?
    Perché l'Imam Hossein, nipote del Profeta dell'Islam, si sollevò contro Yazid ibn Muawiya? Quali furono i risultati di questo movimento per la comunità islamica?

Pars Today – La rivolta dell’Imam Hossein, avvenne in un momento in cui la società islamica, sotto il governo di Yazid, figlio di Muawiya della dinastia omayyade, si stava avviando verso la rovina, e i precetti Divini e le virtù religiose stavano cadendo nell’oblio. Con obiettivi elevati, l’Imam Hossein diede vita al movimento di Ashura e con il suo martirio mantenne vivo l’Islam.

Dopo il martirio del suo fratello, il nobile Imam Hassan, che per sei mesi aveva detenuto il califfato, l’Imam Hossein non si ribellò a Muawiya per rispetto del patto di pace firmato dal fratello e perché Muawiya, almeno formalmente, rispettava alcune apparenze dell’Islam. Tuttavia, l’Imam non rimase in silenzio di fronte all’ingiustizia e alle innovazioni religiose introdotte da Muawiya, e finché ha potuto, manifestò il suo dissenso con discorsi e lettere di protesta.

Un esempio evidente fu la sua opposizione alla nomina del dissoluto Yazid come erede durante la vita di Muawiya, oltre al famoso discorso tenuto durante il grande pellegrinaggio, in cui denunciò i crimini del regime omayyade, lanciando una grande campagna di denuncia che preparò il terreno alla rivolta.

Yazid, un sovrano corrotto

Al tempo dell’Imam Hossein (Pace su di lui) il potere era nelle mani di un uomo cresciuto da Muawiya, che voleva governare in nome dell’Islam pur non credendovi minimamente. Yazid era un giovane tiranno, lussurioso, adultero, ingiusto e peccatore.

 Una volta salito al potere, non riuscì nemmeno a mantenere l’apparenza di religiosità come il padre, offendendo apertamente i sacri valori dell’Islam, vivendo da alcolista e negando pubblicamente la missione profetica e la Rivelazione Divina.

Lo storico islamico Masudi scrisse: «Yazid si comportava con la gente come il Faraone, ma il Faraone era addirittura migliore di lui».

L’annientamento dell’Islam con il regno di Yazid

Quando il governatore di Medina cercò di ottenere il giuramento di fedeltà dall’Imam Hossein, quest’ultimo rispose: «Se i musulmani sono finiti sotto il dominio di un uomo come Yazid, è giunto il momento di accettare la fine per l’Islam». (4)

In risposta alle lettere dei notabili di Kufa che lo invitavano, l’Imam descrisse così le qualità che un leader musulmano dovrebbe avere: «Il vero Imam è colui che agisce secondo il Libro di Dio, promuove la giustizia, segue la verità e obbedisce sinceramente a Dio». (5)

Yazid non possedeva nessuna di queste qualità, e finché fosse rimasto al potere, dell’Islam non sarebbe rimasto nulla. Con la morte di Muawiya, vennero meno gli ostacoli alla rivolta, e giunse il momento per l’Imam Hossein di insorgere per far rivivere la religione del suo nobile nonno e denunciare il governo illegittimo di Yazid. (6)

Le cause della rivolta di Ashura

La rivolta nacque come risposta a una combinazione di fattori politici, religiosi e sociali. La principale causa fu la grave deviazione dell’Islam dopo la morte del Profeta, Pace e Benedizione su di lui e sulla sua famiglia, e l’instaurazione del governo corrotto di Yazid, che usava la religione come strumento di potere. Il silenzio generale di fronte all’ingiustizia e alla falsificazione della verità spinse l’Imam Hossein a ribellarsi per la riforma della comunità musulmana. Il senso di responsabilità verso la società, la difesa dei valori divini e l’opposizione alla legittimazione di un potere ingiusto furono motivazioni centrali di questa grande rivoluzione storica.

Se Yazid non avesse esercitato pressioni sull’Imam per ottenere il giuramento di fedeltà, o se non ci fossero stati gli inviti dalla gente di Kufa, l’Imam si sarebbe comunque opposto al suo governo?

Sì. L’Imam Hossein, Pace su di lui, era già fortemente contrario alla nomina di Yazid fin dai tempi di Muawiya, e rifiutò il giuramento anche dopo la sua morte. Accettare Yazid significava avallare un potere monarchico ereditario corrotto. Inoltre, l’Imam Hossein dichiarò più volte che non avrebbe giurato fedeltà a Yazid a nessun costo e sotto nessuna pressione.

Tuttavia, anche se questa pressione non fosse stata esercitata da Yazid per ottenere il giuramento di fedeltà, l’Imam avrebbe comunque continuato a opporsi al governo illegittimo di Yazid, poiché Yazid non era degno del califfato né della guida della comunità musulmana.

L’Imam Hossein partì da Medina con lo scopo di mettere in atto il principi dell’“ingiunzione al bene e il divieto del male”, poiché il mondo islamico era invaso da vizi e corruzione, e il governo del tempo era diventato la fonte stessa di questa corruzione. L’Imam, in virtù del suo dovere Divino e della sua responsabilità religiosa, doveva insorgere per salvare la Ummah di suo nobile nonno dallo smarrimento.

Le motivazioni del movimento di Imam Hossein, dalle sue stesse parole

L’Imam Hossein, Pace su di lui, in diverse occasioni, parlava degli obiettivi e delle motivazioni dell’insurrezione di Ashura attraverso sermoni infuocati, lettere, discorsi incisivi e nel suo testamento. Egli considerava il silenzio di fronte ai crimini dei governanti omayyadi e la loro complicità un peccato imperdonabile.

Numerosi discorsi, lettere e testamenti, l’Imam Hossein espresse chiaramente gli obiettivi della sua insurrezione:

1-  Promuovere il principio “ingiunzione al bene e il divieto del male”

L’Imam Hossein fece uso del dovere religioso dell’ingiunzione al bene e del divieto del male, questa virtù ormai dimenticata, come mezzo e strategia per realizzare gli altri obiettivi della sua insurrezione, ed esso si rivelò estremamente efficace. A tal proposito, egli afferma: "O Dio! Io amo il bene (maʿruf) e detesto il male (munkar)." (6)

2-  Riformare la comunità del Profeta Mohammad, Pace su di lui

Con l’ascesa al potere di Yazid come califfo e governante della comunità islamica, e con il rifiuto dell’Imam Hossein di giurargli fedeltà, il Nobile Imam, prima di dirigersi verso la Mecca, scrisse in un testamento indirizzato a Muhammad ibn al-Hanafiyya la motivazione della sua insurrezione con queste parole:

«Non esco da Medina per ambizione personale, ribellione o ricerca dei piaceri, né per seminare corruzione o oppressione. Il mio scopo in questo movimento è la riforma dei mali della nazione di mio nonno. Intendo promuovere il bene e vietare il male. Voglio seguire la via di mio nonno, il Profeta, e di mio padre, Ali ibn Abi Talib. Chiunque mi seguirà per onorare la verità, io lo accoglierò nel mio cammino, finché Dio non giudicherà tra me e questa gente, poiché Egli è il Migliore dei Giudici». (7)

3-  Combattere le deviazioni e restaurare la Sunna

Quando l’Imam giunse alla Mecca, scrisse una lettera ai capi delle tribù di Bassora, in cui diceva: «Ora vi mando il mio messaggero con questa lettera. Vi invito al Libro di Dio e alla Sunnah del Profeta, poiché ci troviamo in una situazione in cui la Sunnah del Profeta è stata completamente abbandonata e le innovazioni (bidʿa) sono state fatte rivivere. Se ascolterete le mie parole, vi guiderò sulla retta via. La pace, la misericordia e le benedizioni di Dio siano su di voi». (8)

4-  Combattere la corruzione manifesta

L’Imam L’Imam Hossein dichiarò che lo scopo della sua insurrezione contro il governo di Yazid era la lotta contro un governante tiranno che apertamente diffondeva corruzione.

In un sermone pronunciato lungo la strada verso l’Iraq, rivolgendosi all’esercito di Ḥurr, disse: «O gente! Sappiate che costoro (i Bani Umayya) hanno abbandonato l’obbedienza a Dio e reso obbligatoria per sé stessi l’obbedienza a Satana; promuovono la corruzione e hanno sospeso i limiti stabiliti da Dio». (9)

5-  Agire secondo verità e contro la falsità

L’Imam Hossein, lungo il cammino verso l’Iraq, in un luogo chiamato zi Ḥusum, pronunciò un sermone tra i suoi compagni, dicendo: “Il male è ormai palese, e il bene e le virtù hanno abbandonato il nostro ambiente.

Non vedete forse che non si agisce più secondo la verità e che il falso non viene più evitato? In una tale situazione, è giusto che il credente, pronto al sacrificio, desideri l’incontro con il suo Signore. In un ambiente così degradato e umiliante, non considero la morte altro che felicità, e la vita con gli oppressori altro che sofferenza, tormento e angoscia.

Questa gente è schiava del mondo, e la religione è solo un gioco di parole sulle loro labbra. Sostengono la religione finché essa non mette a rischio il loro benessere, ma quando vengono messi alla prova, i veri religiosi si fanno rari”. (10)

6-  Rifiutare una vita di sottomissione agli ingiusti

L’Imam Hossein, riguardo alla scelta tra una vita felice nell’Aldilà e il rifiuto dell’umiliazione in questo mondo, come uno degli obiettivi della sua insurrezione, rispose alla proposta di ʿUbayd Allah ibn Ziyad, che lo aveva messo di fronte a due alternative: la morte o il giuramento di fedeltà a Yazid. L’Imam disse: “Mai! Che noi accettiamo l’umiliazione, è cosa impossibile! Dio, il Suo Messaggero e i credenti non lo accetteranno mai per noi.” (11)

In un’altra occasione, il Signore degli uomini liberi e onorevoli del mondo affermò: “Mai accetteremo l’umiliazione! Dio e il Suo Messaggero non lo ritengono lecito per noi. I nostri padri puri e le nostre madri caste non l’hanno mai voluto per noi”. (12)

Caratteristiche del movimento dell’Imam Hossein, Pace su di lui:

1-  Identità Divina e intenzione pura

Non fu una semplice rivolta politica, ma un atto sacro per proteggere la religione.

2-  Universalità del messaggio

Il messaggio di Ashura trascende confini e religioni: è un appello alla giustizia.

3-  Sacrificio consapevole

L’Imam e i suoi compagni, pienamente consapevoli dell’esito della loro missione, sacrificarono la loro vita per la verità. La notte di Ashura, ossia la notte precedente l’inizio della battaglia tra le truppe di Yazid e l’Imam Husayn insieme alla sua famiglia e ai suoi compagni assediati, egli concesse loro la libertà di andarsene se lo desideravano, avvertendo che chiunque fosse rimasto con lui fino al giorno seguente sarebbe stato ucciso. Nonostante tutto ciò, essi rimasero e accettarono il martirio. (13)

4-  Ruolo cruciale delle donne, in particolare di Zaynab, Pace su di lei

Il proseguimento del messaggio di Ashura fu possibile grazie al coraggio delle donne, che smascherarono l’oppressione dopo la tragedia.

5-  Impatto storico e culturale duraturo

Questa rivolta non solo è rimasta nel cuore della storia, ma si è radicata anche nella cultura e nei riti delle comunità musulmane e persino non musulmane.

L’Imam ha raggiunto i suoi obiettivi, nonostante il martirio?

Gli effetti della sua rivoluzione sono evidenti nel tempo:

Tra gli effetti a lungo termine della rivolta dell’Imam Hossein Pace su di lui, sulla società islamica, si possono citare i seguenti:"

1. Rinascita dello spirito di libertà e della lotta contro i grandi oppressori attraverso la raccomandazione del bene e la condanna del male

L’Imam Husayn, Pace su di lui, con la sua rivolta, ha presentato il vero significato della libertà, del coraggio e della resistenza contro l’ingiustizia.

2. Rafforzamento del ruolo dell’Imamato e della legittimità della Famiglia del Profeta, Pace su di loro

Questa rivolta ha distinto l’Imamato legittimo dal califfato usurpato e ha reso più chiara per le generazioni future la posizione spirituale e divina della Famiglia del Profeta, che il Corano descrive come purificata.

3. Mantenere vivo l’Islam autentico di Muhammad, Pace su di lui

L’azione dell’Imam ha impedito che un Islam falsificato venisse presentato come quello autentico da parte dei governanti corrotti, e che la religione fosse usata come strumento di potere.

4. Fonte di ispirazione per tutte le rivolte giuste nella storia

La rivolta di Ashura è diventata un modello di lotta contro la tirannia per i popoli e i leader giusti, anche nei movimenti di liberazione dei secoli successivi.

5. Smascherare il vero volto del governo di Yazid e degli Omayyadi

Ashura ha tolto la maschera al volto ingannevole del governo omayyade e ha rivelato i loro crimini.

6. Diffusione della cultura del martirio e del sacrificio per la Verità

Il martirio dell’Imam e dei suoi compagni ha radicato tra i musulmani la cultura del sacrificio per la giustizia e la fede.

7. Rafforzamento del legame emotivo e spirituale della Ummah con la Famiglia del Profeta, Pace e Benedizione su di loro

Questo evento ha approfondito il legame del popolo con la Famiglia del Profeta e ha promosso il loro amore e la loro guida come il cammino più sano per conoscere la religione.

8. Aumento della consapevolezza politica e del senso di responsabilità sociale nella società islamica

Se volessimo riassumere lo scopo dell’Imam Hossein, Pace su di lui, potremmo dire che egli assolse un dovere religioso supremo che nessun altro prima di lui, nemmeno il Profeta stesso, aveva affrontato. Nessuno dei predecessori si trovò ad affrontare una crisi simile. Questo dovere era quello di risollevare la società islamica riportandola alla via corretta del monoteismo e del Sacro Corano, una responsabilità che incombe su ogni vero credente.

Le fonti:

[1]. Sharḥ Nahj al Balagha, vol. 2, pp. 44-45.

[2]. Idem, vol. 7, p. 159.

[3]. Muruj al-Dhahab, vol. 3, p. 68.

[4]. Al-Luhuf, p. 11.

[5]. Al-Irshād, p. 204.

[6]. Maqtal Khwarazmi, vol. 1, p. 186.

[7]. Biḥar al-Anwar, vol. 44, p. 329.

[8]. Tarikh al-Ṭabari, vol. 6, p. 200.

[9]. Maqtal al-Ḥusayn, p. 85.

[10]. Tuḥaf al ʿUqul, p. 245.

[11]. Al-Luhuf, p. 97.

[12]. Maqtal Khwarazmi, vol. 2, p. 7.

[13]. Sireye Pishvayan (La biografia dei leader), p. 187.

[14]. Inganno e menzogna.

[15]. Sharḥ Nahj al-Balagha, vol. 7, p. 130.