Thailandia, una città invasa dalle scimmie
(last modified Thu, 25 Jun 2020 09:07:10 GMT )
Giu 25, 2020 11:07 Europe/Rome
  • Thailandia, una città  invasa dalle scimmie

LAPBOURU - Nella città di Lopburu, in Thailandia, per ora non si vedono turisti a causa della pandemia di Covid-19.

 Il loro posto è stato preso dalle scimmie, circa seimila, che hanno letteralmente invaso la città, rendendo difficile la vita dei 27 mila abitanti che si sono barricati in casa. Quando si dice che in piena emergenza sanitaria la natura si è ripresa i suoi spazi, la vicenda dell'ex capitale Khmer, a 150 km a nord di Bangkok, è emblematica. Già il posto era conosciuto come la "città delle scimmie" tanto da ospitare un frequentatissimo festival a loro dedicato a novembre. Adesso però le migliaia di macachi fuori controllo che circolano per Lopburi l'hanno trasformata in un vero e proprio inferno per i residenti, costringendo le autorità locali a contrattaccare con una campagna di sterilizzazione forzata.     

Con le strade svuotate dalla pandemia, è diventata una giungla, o meglio un far west in cui sono i macachi a dettare legge e a vagare affamati alla ricerca di cibo. Cacciati dal loro habitat naturale, in un primo momento, i primati che hanno raddoppiato in pochi anni il loro numero, si sono riparati in un tempio al centro della città, ma poi hanno invaso le strade adiacenti, gli edifici e costretto alcuni negozi a chiudere. L'ex cinema di Lopburi è diventato il loro cimitero in cui depongono i corpi dei loro compagni e nel quale nessuno riesce ad entrare. Anche altri luoghi della città sono ormai off limits per gli "umani" perché teatro di scaramucce e battaglie tra scimmie o perché inaccessibili per l'odore nauseabondo degli escrementi reso ancora più forte dalle piogge.

Fonte:rainews.it

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