L’ira dei farmer contro Trump: i sussidi arrivano solo ai grandi
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(Pars Today Italian) – Fino ad oggi il presidente americano ha elargito e promesso decine di miliardi di aiuti e “sussidi di guerra” per quasi 30 miliardi.
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Ago 12, 2019 19:10 Europe/Rome
  • L’ira dei farmer contro Trump: i sussidi arrivano solo ai grandi

(Pars Today Italian) – Fino ad oggi il presidente americano ha elargito e promesso decine di miliardi di aiuti e “sussidi di guerra” per quasi 30 miliardi.

Un “tesoro” che però non sembra avere gli effetti desiderati: lascia scontenti molti agricoltori in affanno, che chiedono accordi stabili sull’interscambio che garantiscano il loro futuro. E ha scatenato polemiche su sprechi e privilegi nella sua distribuzione, che ha premiato le grandi imprese. Descritte come piccole e delicate, le mani di Donald Trump non sono da contadino. Ma il presidente sa che all’agricultura americana, ai suoi raccolti, ai suoi lavoratori e imprenditori, spetta un posto d’onore nell’economia e nel cuore degli Stati Uniti. Come nelle urne di Stati chiave per le elezioni, nella Farm Belt, la regione centrale del Midwest che dall’Iowa si estende fino a Indiana e Ohio, Michigan e Illinois e oltre ancora. L’agricoltura è oggi ostaggio di due gravi incognite: i cambiamenti climatici, cmplice l’effetto serra nel quale Trump non crede. E le tensioni del commercio, con le conseguenti difficcoltà per l’export, in particolare di soia, formaggi, sorgo e ciliegie destinate al grande mercato cinese: in queste ultime Trump crede, perché è lui uno dei protagonisti della paralisi. Le esportazioni Usa verso Pechino minacciano ora di bloccarsi del tutto - così ha decretato la Cina - a causa della spirale di dazi e rappresaglie con la quale la Casa Bianca è convinta di poter forzare Xi Jinping a scendere a patti. La gravità della crisi trapela dalle dichiarazioni e dagli impegni subito presi da Trump: «I nostri grandi agricoltori sanno che la Cina non potrà danneggiarli perché il presidente è con loro e ha fatto ciò che nessun presidente farebbe. E lo farà l’anno prossimo se necessario». Quel che ha fatto Trump, non così inedito ma è significativo: ha elargito e promesso decine di miliardi di aiuti e “sussidi di guerra” per quasi 30 miliardi, fino a oggi. Un “tesoro” che però non sembra avere gli effetti desiderati: lascia scontenti molti agricoltori in affanno, che chiedono accordi stabili sull’interscambio che garantiscano il loro futuro. E ha scatenato polemiche su sprechi e privilegi nella sua distribuzione, che ha premiato le grandi imprese. di Marco Valsania