Usa riducono soldati in Iraq, ma pianificano occupazione Asia occidentale
BAGHDAD (Pars Today Italian) - Il Pentagono ridurrà la presenza in Iraq da 5.200 a 3.000 soldati questo mese. Il ritiro è stato propagandato come riconoscimento dei progressi di Baghdad nella costruzione delle proprie forze.
Gli Stati Uniti riconoscono "i grandi progressi compiuti dalle forze irachene", ha dichiarato il generale dei Marine Frank McKenzie, capo del comando centrale degli Stati Uniti, durante una visita in Iraq annunciando il trasferimento delle truppe americane. Il parziale ritiro dall'Iraq era da tempo imprevisto e probabilmente sarà presto confermato da Donald Trump insieme a una mossa simile in Afghanistan. Il presidente degli Stati Uniti ha espresso da tempo il desiderio di ridurre gli schieramenti all'estero. Ha ribadito la promessa di ridurre la presenza militare in Iraq il mese scorso durante una visita nel Paese. Gli Stati Uniti hanno giustificato la loro grande impronta militare in Iraq con la necessità di contenere l'ISIS, impedendo una possibile rinascita dell'organizzazione terroristica. I terroristi hanno dilagato contro le forze di sicurezza irachene addestrate e equipaggiate dagli Stati Uniti nel 2014, occupando gran parte del paese. Da allora il gruppo estremista è stato sconfitto grazie agli sforzi separati di una coalizione guidata dagli Stati Uniti e di milizie sciite sostenute dall'Iran, nemico giurato degli Stati Uniti. Baghdad ha dovuto fare un atto di equilibrio, ricevendo l'aiuto di cui aveva disperatamente bisogno da entrambe le parti senza inimicarsi nessuno. L'accordo è diventato sempre più insostenibile da quando l'amministrazione Trump ha fatto pressioni su Teheran una delle sue politiche primarie.
Però, allo stesso tempo, mentre Washington annuncia un parziale disimpegno dall'Iraq, incrementa e consolida la sua occupazione in Siria, con la scusante dell'ISIS e, in primis, per rubare il petrolio siriano. Ieri, l'ennesimo convoglio della Coalizione guidato dagli Stati Uniti composto da circa 20 camion ha attraversato la città siriana di Qamishli, proveniente dal Kurdistan iracheno, verso le basi americane situate nella provincia di Hasaka. Secondo quanto riferito, il convoglio della coalizione stava trasportando materiali logistici e trasformatori elettrici. Il convoglio è stato visto entrare nel Governatorato di Hasakah dal valico di Al-Waleed che collega quello iracheno di Ninive con la Siria.
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