Usa, una difesa aerea integrata per Israele e regimi arabi alleati
WASHINGTON - Il Pentagono lavorerà con iI regime sionista e gli alleati arabi per integrare le difese aeree con l'obiettivo di contrastare cio' che gli Usa definiscono ...
"le minacce provenienti dal programma missilistico dell'Iran". Si legge in una proposta di legge bipartisan che sarà presentata al Congresso americano.
Il disegno di legge è l'ultimo tentativo degli Stati Uniti di rafforzare la cooperazione in materia militare tra Israele dopo la controversa normalizzazione delle relazioni con diversi Stati arabi. Un tempo ostili nei confronti di Israele, quei governi si sono avvicinati ora ad un regime che rappresenta il vero pericolo per l'intera regione dell'Asia Occidentale. La proposta mira a migliorare il loro coordinamento in tutta la regione, hanno affermato gli assistenti del Congresso.
Secondo il disegno di legge, il Pentagono deve presentare una strategia che identifichi un "approccio per un sistema integrato di difesa aerea e missilistica" entro 180 giorni dalla trasformazione del provvedimento in legge, secondo una bozza del disegno di legge visionata dal Wall Street Journal.
Tali difese proteggerebbero meglio l'Arabia Saudita, il Qatar e gli altri quattro membri del Consiglio di cooperazione del Golfo Persico, nonché Egitto, Iraq, Israele e Giordania, "da missili balistici e da crociera, sistemi aerei con equipaggio e senza pilota e attacchi missilistici provenienti dall'Iran", secondo la bozza.
Egitto e Giordania hanno siglato contro la volonta' delle loro nazioni la pace con Israele decenni fa, mentre i membri del Consiglio, Bahrain e gli Emirati Arabi Uniti hanno stabilito relazioni diplomatiche in una serie di accordi mediati dagli Stati Uniti nel 2020, noti come Accordi di Abramo. L'Iraq e il resto dei Paesi del Consiglio non riconoscono invece formalmente l'entità sionista.
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