Pars Today

DAMASCO - Il governo della Siria ha respinto categoricamente ultimo rapporto dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) che accusa l'esercito siriano di un presunto attacco chimico contro il suo popolo nel 2018.

Lo rifeisce l'IRIB citando l'agenzia ufficiale SANA, secondo cui il Ministero degli Esteri siriano in una dichiarazione "ha respinto totalmente ed inequivocabilmente le conclusioni del rapporto pubblicato venerdi' dal cosiddetto ‘Team di indagine e identificazione’ dell’OPCW sul presunto incidente dell’uso di cloro a Duma nell’aprile 2018, oltre alle sue osservazioni".

L'OPCW accusa l'esercito siriano di aver commesso un attacco con gas cloro nella città di Duma che avrebbe causato 43 morti e decine di feriti durante un'operazione militare nel 2018. Damasco dal canto suo accusa gli Stati Uniti e l’Occidente di distorcere gli obiettivi dell’organizzazione per scopi politici.

Secondo gli investigatori dell’OPCW, "almeno un elicottero delle unità d’élite ‘Tiger Forces’ ha sganciato due bombole gialle di gas cloro su due edifici residenziali in una zona di Douma abitata da civili". La Siria, sempre nella dichiarazione del suo dicastero, invita tutti gli Stati firmatari della Convenzione internazionale contro l’uso delle armi chimiche, nonché le Nazioni Unite, a esercitare la responsabilità di "preservare l’indipendenza, la credibilità e il futuro" dell’OPCW di fronte agli sforzi degli "Stati Uniti e di diversi Paesi occidentali per politicizzare i suoi compiti e utilizzare l’organizzazione come strumento per raggiungere i loro obiettivi politici".

Va ricordato che l’OPCW aveva già confermato le indicazioni di un attacco chimico sulla città nel 2019, anche se all’epoca non aveva identificato l’esercito siriano come responsabile dell’attacco.

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