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Pars Today - Gli intensi attacchi del regime sionista sulla Striscia di Gaza, la conversazione telefonica del segretario generale delle Brigate di Hezbollah irachena con ,...

il capo dell'ufficio politico del Movimento di resistenza islamica palestinese Hamas, la risposta missilistica e droni del fronte della resistenza alla I crimini di Israele nella Striscia di Gaza, l'abbattimento di un drone americano nello Yemen e la sospensione dei rapporti tra l'Università di Gand in Belgio e alcuni centri di ricerca israeliani rappresentano uno degli sviluppi più importanti avvenuti nell'Asia occidentale nelle ultime 24 ore.

Fin dalle prime ore di venerdì mattina, l'esercito occupante israeliano ha bombardato diversi luoghi del campo di Nusirat, situato nel centro della striscia di Gaza, nonché della città di Rafah, nel sud di questa striscia.

Questa battuta avviene dopo che il Ministero della Sanità palestinese nella Striscia di Gaza ha annunciato giovedì, nel suo ultimo rapporto, che il numero dei martiri degli attacchi israeliani alla Striscia di Gaza ammonta a 35.272 persone.

Sono trascorsi 224 giorni dalla sanguinosa guerra di Gaza, definita la tragedia umana più catastrofica dalla seconda guerra mondiale, che ha provocato 115.000 martiri, feriti e 10.000 dispersi, il 70% dei quali sono donne e bambini indifesi.

Giovedì sera, in una telefonata con Ismail Haniyeh, capo dell’ufficio politico del movimento Hamas, Abu Hossein al-Hamidawi, segretario generale delle brigate di Hezbollah irachena, ha elogiato la resistenza del popolo palestinese oppresso contro i barbari attacchi di Israele, annunciando che la resistenza irachena non esiterà ad aiutare la Palestina.

A questo proposito, la resistenza islamica irachena ha rivendicato di aver attaccato venerdì mattina con droni postazioni israeliane ad Eilat, nel sud dei territori occupati, in segno di sostegno alla popolazione di Gaza. La Resistenza Islamica dell'Iraq ha detto di aver colpito un "obiettivo vitale" del nemico sionista, situato a Umm al-Rasrash, sempre a Eilat.

Venerdì mattina anche il movimento di Hezbollah libanese ha lanciato missili verso i siti di Israele nella parte settentrionale della Palestina occupata.

Venerdì mattina anche il movimento di Hezbollah libanese ha lanciato missili verso i siti di Israele nella parte settentrionale della Palestina occupata.

Venerdì mattina l'esercito yemenita è riuscito ad abbattere un drone americano MQ-9 Reaper nel nord-est dello Yemen. Fonti yemenite hanno annunciato che questo drone è stato abbattuto nell'area "Al-Khosif" nella città "Wadi Ubaidah" ​​nel sud-est della provincia di Marib, nel nord-est dello Yemen. Questo UAV è prodotto dalla General Atomics e costa più di 32 milioni di dollari. In precedenza, le forze armate yemenite avevano dato la caccia a un drone dello stesso tipo a novembre.

Allo stesso tempo, un funzionario yemenita venerdì mattina ha apprezzato l'azione della Spagna, che non ha permesso ad una nave che trasportava armi per il regime sionista di attraccare sulle coste del paese. Poche ore fa, Nasreddin Amer, vice ministro dell'Informazione del governo di salvezza nazionale dello Yemen, apprezzando l'azione della Spagna, ha chiesto a tutti i paesi del mondo e alle compagnie di navigazione di interrompere qualsiasi interazione con le navi israeliane e i porti della Palestina occupata. Il ministro dei Trasporti spagnolo Oscar Puente ha annunciato giovedì sera che Madrid non ha consentito l'attracco nel porto di Cartagena di una nave che trasportava armi dirette ai territori occupati. Questa notizia è stata pubblicata mentre la Spagna si opponeva all'attacco israeliano a Gaza negli ultimi mesi e sottolineava il riconoscimento di uno Stato palestinese indipendente. 

Dalle università americane agli atenei di tutta Europa. Le proteste studentesche contro la guerra di Israele a Gaza si sono propagate a macchia d’olio. Da Berlino a Roma, da Parigi a Barcellona, passando da Cambridge e Helsinki, numerosi gruppi studenteschi stanno protestando contro l’intervento militare israeliano nella Striscia di Gaza e contro la presunta complicità dei Paesi del blocco Ue. A Bruxelles, la tensione rimane alta sia all’Université libre de Bruxelles (ULB), con alcuni studenti che hanno aggredito il leader del sindacato degli studenti ebrei durante un’azione di protesta, sia all’Università fiamminga (VUB), dove per giorni è stato occupato un edificio dell’ateneo. Proprio la VUB ha deciso di interrompere un progetto di ricerca sull’intelligenza artificiale con due organizzazioni israeliane. Seguita dall’Università di Ghent, il cui rettore ha annunciato di voler chiudere la cooperazione con tre organizzazioni israeliane partner dell’ateneo, coinvolte nella produzione di equipaggiamento militare o direttamente collegate al regime di Tel Aviv.

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