Strage Rohingya, silenzio del premio Nobel Su Kyi: rinnega la sua storia
(last modified Mon, 04 Sep 2017 14:01:26 GMT )
Set 04, 2017 16:01 Europe/Rome
  • Strage Rohingya, silenzio del premio Nobel Su Kyi: rinnega la sua storia

... bastano pochi fotogrammi per capire che l'escalation di violenze nei confronti dei rohingya ha raggiunto livelli estremi ...

L'orrore delle fiamme che avvolgono minuti corpi che si dibattono convulsamente non consente di vedere fino alla fine il filmato. Ma bastano pochi fotogrammi per capire che l'escalation di violenze nei confronti dei rohingya ha raggiunto livelli estremi.

Le immagini parlano da sole. Inchiodano l'esercito del Myanmar, che ha fatto fuoco con dei mortai su centinaia di civili in fuga dai villaggi abitati dalla minoranza musulmana, alla responsabilità di un genocidio perpetrato contro innocenti, indifesi, donne e bambini compresi.

A denunciarlo un giornalista dell'agenzia France Press testimone oculare dell'utilizzo da parte dei militari delle armi pesanti, anche mitragliatrici, al confine di Ghundhum, dove in migliaia erano intrappolati a causa dei combattimenti nello stato di Rakhine, nel nord del paese.

E ancora una volta a pesare su queste atrocità e a renderle ancora più intollerabili è il silenzio di Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace e presidente dell'ex Birmania.

Attraverso questo blog abbiamo raccontato spesso il dramma di questi disperati senza terra. Rinnegati dal Myanmar e cacciati dal Bangladesh dove in questi anni di persecuzioni hanno cercato rifugio.

Come dell'indifferenza che a lungo hanno mostrato la comunità internazionale e i media relegando le vicende dei rohingya in un cono d'ombra.

Ma ora che violenze delle ultime ore hanno toccato l'apice dell'indicibile umano neanche il più cinico dei governi, a cominciare dagli Stati Uniti che hanno invitato le forze di sicurezza birmane a rispettare la legge e a proteggere i diritti umani, può più ignorare questa immane tragedia.

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