Australia: partecipazione nel caso di "interferenza russa" in Usa
(last modified Mon, 01 Jan 2018 20:55:20 GMT )
Gen 01, 2018 21:55 Europe/Rome
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Il primo ministro australiano Malcolm Turnbull ha raccontato di una conversazione tra l'ex-consigliere della campagna elettorale di Donald Trump George Papadopoulos con il diplomatico australiano Alexander Dauner.

E' diventato uno dei motivi per l'avvio di un'indagine dell'FBI sulla presunta "interferenza russa" nelle elezioni presidenziali americane, ma non influisce sul rapporto degli USA e dell'Australia. In precedenza il quotidiano New York Times, citando le sue fonti, ha riferito di una conversazione informale di Papadopulus con il diplomatico, davanti ad un bicchiere di liquore in un bar di Londra, che è diventata una dei "fattori scatenanti" dell'inizio del "caso russo" all'FBI. Secondo il giornale, tre settimane prima della riunione con l'australiano, il responsabile della campagna ha reso noto che "Mosca dispone di centinaia di mail rubate, capaci di provocare danni alla reputazione di Hillary Clinton e alla sua campagna elettorale". Queste informazioni sono state condivise dal brillo ex-consigliere di Trump con il diplomatico. Due mesi più tardi, quando le mail dei democratici sono cominciate ad apparire in rete, le autorità australiane hanno trasmesso le informazioni del diplomatico ai colleghi americani. Turnbull ha detto di non aver ancora discusso di questo problema con nessuno dei colleghi americani, ma "è assolutamente certo" che non ci sarà alcuna reazione da parte di Donald Trump. "Il rapporto dell'Australia e degli USA è a un ottimo livello, i legami tra i paesi sono molti, sono diversi e molto forti, inoltre, la comunicazione attraverso il Dipartimento di stato è ottima" ha detto il premier alla tv australiana ABC. Al Congresso americano conducono indagini indipendenti sull'"intervento russo" durante le presidenziali USA, vinte da Trump. Una simile indagine la conduce l'FBI. Nei media americani appaiono regolarmente messaggi che citano fonti anonime sui contatti dei membri della campagna elettorale Trump con funzionari e uomini d'affari russi. La Russia ha ripetutamente smentito le accuse di ingerenza nelle elezioni degli USA, il portavoce del presidente Dmitry Peskov le definisce "assolutamente infondate". In precedenza Papadopoulos si è riconosciuto colpevole di falsa testimonianza all'FBI.

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