Lettonia; no all’insegnamento della lingua russa nelle scuole
(last modified Mon, 26 Nov 2018 04:10:33 GMT )
Nov 26, 2018 05:10 Europe/Rome
  • Lettonia; no all’insegnamento della lingua russa nelle scuole

Gli abitanti di lingua russa si sono opposti alla riforma: pensano sia discriminatoria nei loro confronti, visto che l’insegnamento di altre lingue dell’Unione Europea può continuare regolarmente.

In Lettonia è in vigore una riforma che prevede la riduzione graduale dell’insegnamento della lingua russa nelle scuole. In Lettonia, circa il 30 per cento della popolazione è di etnia russa e parla quotidianamente il russo. Nonostante questo, la lingua russa non è mai stata riconosciuta come seconda lingua ufficiale e dal 2004 non ci sono più state nel paese scuole dove si insegnasse esclusivamente il russo.

Da quell’anno nelle scuole riservate alla minoranza russa è stato adottato un sistema bilingue in cui si arrivava gradualmente agli ultimi anni delle scuole superiori a studiare un 60 per cento di lettone e un 40 per cento di russo. Con la nuova riforma, approvata dal governo uscente, durante quelle che sono per noi le scuole elementari, metà delle lezioni saranno in russo e metà in lettone, e negli anni successivi la percentuale a favore della lingua lettone salirà fino a diventare, a partire dal 2021, l’unica lingua consentita negli ultimi tre anni delle scuole superiori.

Nel 2012 la questione della lingua è stata anche al centro di un referendum in cui era stata consultata la popolazione sulla possibilità di far diventare il russo la seconda lingua ufficiale del paese. Il referendum, voluto dal movimento russofono Dzimtā Valoda (Lingua Madre), fu un fallimento: il 75 per cento degli elettori votò contro la proposta.

Gli abitanti di lingua russa invece si sono opposti alla riforma: pensano sia discriminatoria nei loro confronti, visto che l’insegnamento di altre lingue dell’Unione Europea può continuare regolarmente.

 

 

Tag