L’Australia continua a bruciare
(last modified Wed, 29 Jan 2020 05:13:10 GMT )
Gen 29, 2020 06:13 Europe/Rome
  • L’Australia continua a bruciare

Nonostante le piogge, che hanno dato un po’ di sollievo alla nazione e ai suoi abitanti, decine di incendi sono ancora in corso.

Nelle scorse settimane centinaia di incendi hanno bruciato più di 80 mila chilometri quadrati di terra. Molti animali, tra cui ci sono diverse specie protette, hanno già sofferto per la scarsa presenza di acqua e cibo e oltre un miliardo hanno perso la vita. Inoltre, centinaia di case sono state rase al suolo dalle fiamme e si contano 28 vittime.

Una tragedia che si consuma proprio nei giorni dell’incontro di Davos dove il presidente Trump si è permesso – scusate – di lanciare strali contro gli ambientalisti (certo non sono repubblicani di sicuro… e la campagna elettorale è in corso) accusandoli di vedere troppo nero, e quindi di essere inaffidabili. Il fatto che il meeting di Davos quest’anno fosse dedicato proprio all’ambiente e ai cambiamenti climatici non sfiorava neppure lontanamente il presidente che, con tutta evidenza, non ha mancato ancora una volta di parlare fuori dal coro.

Gli incendi in Australia, hanno ucciso oltre trenta persone, tra cui quattro vigili del fuoco, ma più della metà della popolazione australiana è stata direttamente colpita dagli effetti di questa catastrofe ambientale. Secondo un sondaggio condotto dall’Australia Institute, il 26 per cento degli intervistati ha avuto conseguenze negative sulla salute, a causa dell’intenso fumo e dell’inquinamento atmosferico provocato dagli incendi, il 33 per cento ha riferito di aver dovuto modificare le proprie abitudini a causa delle condizioni ambientali, il 15 per cento ha dichiarato di essere stato costretto a modificare o annullare i propri piani di viaggio, mentre il 12 per cento ha affermato che i luoghi di lavoro o di svago abitualmente frequentati sono stati chiusi.

 

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