L'esercito turco è il secondo della Nato dopo quello degli Stati Uniti
Con 510.600 effettivi, l'esercito turco, dilaniato nelle ultime ore dal tentativo di golpe, è il secondo per attivi tra i Paesi Nato, dopo quello americano.
Ed è reputato tra i meglio addestrati al mondo, anche se decisamente ridimensionato negli ultimi 20 anni. Dal 1960, l'esercito ha compiuto tre colpi di Stato (1960, 1971, 1980) e nel 1997 ha forzato il governo di ispirazione islamica alle dimissioni, senza spargimento di sangue: il cosiddetto colpo di stato 'post-moderno'. Le Forze armate turche contano 402.000 uomini nelle Forze terrestri (77.000 professionisti e 325.000 coscritti) oltre ai 48.600 uomini della Marina (rispettivamente (14.100 e 34.500) e ai 60.100 dell'Aeronautica (28.600 e 31.500). Queste cifre, fornite dal rapporto 2016 dell'Istituto londinese IISS, non comprendono i 102.200 membri delle forze paramilitari che compongono la Guardia Militare (dati 2015) . Inoltre, l'esercito della Turchia dispone di 378.700 riservisti nei tre corpi di armata. Il numero degli effettivi è stabile negli ultimi anni, ma nel 1985 superava le 800.000 unità. Erdogan ha orchestrato un'azione di costante 'contenimento' dell'esercito, con svariate purghe ai vertici. Se i numeri degli uomini sono calati, gli arsenali e i mezzi dell'esercito secondo l'istituto londinese IHS Janes sono stati gradualmente ammodernati dagli anni Novanta. L'aviazione dispone di un numero crescente di Falcon F-16 oltre ai vetusti Phantom F-4. La Marina può contare su 13 sottomarini, 18 fregate, sei corvette.