Canada: altre 54 tombe anonime scoperte in ex scuole cattoliche
OTTAWA (Pars Today Italian) - Una popolazione indigena di nativi in Canada afferma di aver scoperto prove di 54 tombe anonime nei siti di due ...
ex scuole residenziali nella provincia canadese del Saskatchewan, situata nel Canada centro-meridionale e confinante con gli Usa. I nativi sono i Keeseekoose e le tombe sono state trovate vicino alle scuole residenziali di Fort Pelly e St. Phillip. Questa scoperta si aggiunge ad una serie di eventi simili che hanno innescato un dibattito su quello che era il sistema delle 'scuole residenziali obbligatorie' istituite a cavallo tra il 19esimo ed il 20esimo secolo nei territori abitati dai nativi americani.
Per quasi 100 anni, questi collegi obbligatori, finanziati dal governo, hanno fatto parte di una politica volta ad assimilare i bambini indigeni e distruggerne la cultura e la lingua originali. Le indagini scattate in tutto il Paese dalla scorsa primavera hanno rivelato l'esistenza di oltre 1.100 tombe. Solo poche settimane fa, la comunità dei nativi WilliamsLake ha annunciato di aver trovato altre 93 sepolture non contrassegnate.
Stime delle Organizzazioni delle First Nation (come si definiscono in Inglese le comunità native appunto) parlano di 150.000 bambini, appartenenti alle popolazioni Métis e Inuit, sottratti alle loro famiglie nei primi anni del '900 e collocati in queste scuole. In tutto, tra il 1874 e il 1996, in Canada ne sono esistite oltre 130, la maggior parte era gestita dalla Chiesa cattolica fino al 1969, quando subentrò lo Stato canadese.
Le condizioni all'interno delle scuole erano ripugnanti. Gli edifici scolastici erano spesso mal costruiti, poco riscaldati e non igienici, ei bambini erano soggetti ad abusi emotivi, fisici e sessuali. I sopravvissuti avevano da tempo testimoniato che i bambini morti nelle scuole venivano seppelliti in appezzamenti non contrassegnati, ora scoperti in tutto il paese. Uno storico rapporto della Truth and Reconciliation Commission (TRC), pubblicato nel 2015, concludeva che il sistema scolastico residenziale canadese equivaleva a un "genocidio culturale". Almeno 3.200 bambini sono morti mentre frequentavano una scuola residenziale, anche se i sostenitori hanno affermato che questo numero è probabilmente molto più alto. L'ex presidente della TRC Murray Sinclair ha stimato che circa 6.000 bambini potrebbero non essere mai tornati a casa.
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