L'Australia vuole spiegazioni da Pechino sul lancio del laser
Canberra - Il governo australiano è in attesa di una risposta dalla Cina rispetto all’incidente
avvenuto la scorsa settimana al largo della sua costa, dove una nave cinese avrebbe puntato un raggio laser contro un aereo di ricognizione australiano mettendone a repentaglio l’equipaggio. Lo ha dichiarato il primo ministro Scott Morrison in un’intervista all’emittente “2GB”. L’episodio è stato reso pubblico sabato 19 febbraio dal dipartimento della Difesa di Canberra, secondo cui una delle due navi militari cinesi in rotta nelle acque della Zona economica esclusiva (Zee) dell’Australia avrebbe “illuminato” un P-8° Poseidon dell’aeronautica australiana, una condotta definita “pericolosa e non professionale”.
Tali episodi non sono rari, in quanto gli Stati Uniti e i loro alleati accusano la Cina di affermare la sua potenza e hanno preso provvedimenti per sfidare il crescente peso di Pechino nel Pacifico occidentale e altrove.
La nave cinese stava navigando verso est con un’altra nave PLA-N attraverso il mar di Arafura al momento dell’incidente, ha detto il dipartimento. Il mare si trova tra la costa settentrionale dell’Australia e la costa meridionale della Nuova Guinea. Ma alle usuali tensioni fra Australia e Cina e qui abbiamo dato più volte conto su queste pagine, si è aggiunta la questione Ucraina sulla quale l’Australia ha pronunciato parole molto chiare e decise.
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