Esplosioni Crimea, Kiev rivendica responsabilità
SIMFEROPOL - C'è l'Ucraina almeno dietro tre esplosioni avvenute nei giorni scorsi in Repubblica autonoma di Crimea e mai rivendicate ufficialmente da Kiev.
E' quanto si legge in un rapporto riservato del governo ucraino e condiviso con la Cnn da una fonte di Kiev, dal quale emerge la responsabilità per le esplosioni si Saki, Maiske e Gvardeyskoe. Il rapporto descrive quanto avvenuto nella base aerea di Saki come una dura ma irripetibile perdita per le infrastrutture militari russe nella penisola, mentre i successivi attacchi sono la prova della sistematica capacità militare dell'Ucraina di colpire la Crimea. La base aerea di Saki è stata colpita il 9 agosto scorso, una persona è morta e almeno sette caccia russi sono stati distrutti. Ieri sono state segnalate altre esplosioni in Crimea, questa volta in un deposito di munizioni a Maiske e in un campo d'aviazione a Gvardeyskoe. I funzionari russi hanno dichiarato che l'incidente di Maiske è stato un atto di sabotaggio.
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