Mar 23, 2023 06:17 Europe/Rome
  • Incontro Xi e Putin, rapporti Cina e Russia “potenzialmente senza limiti” - 1

PECHINO (Pars Today Italian) - Quello del presidente cinese Xi Jinping a Mosca è stato il secondo colloquio faccia-a-faccia con Putin dal 24 febbraio 2022, ...

il primo in Russia, dopo quello avvenuto a Samarcanda al vertice SCO. Prima dell’inizio della nuova fase di guerra, c’era stato l’incontro pre-Olimpiadi di Beijing con un vero e proprio show dedicato alla “partnership potenzialmente senza limiti” tra Cina e Russia.

Quell’incontro è stato variamente interpretato come Putin che chiede il permesso a Xi per avviare l’attacco, come Xi che cerca di dissuadere Putin, come Putin che fondamentalmente inganna Xi (è l’opinione espressa più volte da Caracciolo su Limes, ma anche da un importantissimo intellettuale cinese come Wang Yiwei che ha paragonato la mossa di Putin a quella di Mao che avviò la “seconda crisi dello stretto di Taiwan” dopo un incontro con Kruscev in cui non era stata data nessuna informazione alla parte sovietica).

Uno degli effetti pratici della visita è un invito di Xi a una nuova visita di Putin in Cina.

La formula “senza limiti” è stata più volte rivendicata da parte russa. Da parte cinese è stata usata una volta, nell’incontro tra ministri degli esteri del 31 marzo 2022, e poi è stata tranquillamente abbandonata. Da un anno la Cina rivendica una posizione neutrale nel conflitto in Ucraina.

Una “neutralità” che ha visto Beijing aderire ad alcune delle sanzioni a Mosca, mentre rafforzava altri legami economici. Una “neutralità” in cui la parte cinese ha mantenuto rapporti molto più stretti con la parte russa che con la parte ucraina. La formulazione più in voga negli ultimi mesi è “la Cina e la Russia si sono impegnate a non allearsi, a non scontrarsi e a non prendere di mira terze parti nello sviluppo dei nostri legami”.

La pace secondo Beijing

La visita di Xi è stata più volte annunciata (per la verità era stata data anche la notizia che a giugno 2022 Xi aveva rifiutato un invito a Mosca) e alla fine si è materializzata dopo la pubblicazione della “Posizione cinese per la soluzione politica alla crisi in Ucraina”.

Nei giorni precedenti all’arrivo di Xi a Mosca, Putin ha svolto una visita di persona a Mariupol, nei territori annessi il 30 settembre alla Federazione Russa. Se c’è un limite esplicito al rapporto Cina-Russia, è questo: dall’inizio del conflitto in Ucraina la Repubblica Popolare Cinese rifiuta il cambiamento dei confini internazionali senza solidi appoggi di diritto internazionale.

Tanto che Beijing non ha mai riconosciuto la Crimea come territorio russo in seguito al referendum del 2014, tanto meno ha riconosciuto i referendum e le annessioni del 2022.

Nella posizione in 12 punti resa pubblica dalla Cina il 24 febbraio 2023, “Rispettare la sovranità di tutti i paesi” è il primo punto: “Le leggi internazionali universalmente riconosciute, inclusi gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite, devono essere strettamente osservate. La sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti i paesi deve essere efficacemente mantenuta. Tutti i paesi, grandi o piccoli, forti o deboli, ricchi o poveri, sono membri eguali della comunità internazionale. […] L’applicazione equa ed uniforme delle leggi internazionali dovrebbe essere promossa mentre i doppi standard devono essere respinti”.

Mentre i giornali occidentali sono pieni di paralleli tra annessione dei territori russofoni e possibile annessione di Taiwan, per la Cina Popolare la questione dell’Isola è l’esatto contrario: la comunità internazionale riconosce Taiwan come legalmente parte della Repubblica Popolare, riconoscerne l’indipendenza formalmente sarebbe una rottura della legalità internazionale e delle sovranità cinese.

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