La condizione dell'esercito sudanese per tornare ai negoziati
KHARTOUM (Pars Today Italian) –– Mentre nel quarto mese continuano i violenti conflitti armati in varie città del Sudan,...
il Ministero degli Affari Esteri di questo Paese ha rivelato la condizione dell'esercito per tornare ai colloqui della pace. Secondo quanto riportato sabato dal canale "Russia Elium", l'esercito sudanese ha intensificato i suoi attacchi contro le postazioni delle forze di reazione rapida a Khartoum e in altre città di questo Paese. Intanto il ministero degli Esteri del Sudan ha reso note le condizioni dell'esercito guidato da “Abd al-Fattah al-Barhan” per riprendere i negoziati con l'obiettivo di raggiungere la pace in questo Paese. Il ministero ha annunciato che il ritiro delle forze di risposta rapida dalle abitazioni civili è la principale condizione dell'esercito per tornare ai negoziati. Mentre l'esercito sudanese ha accusato le forze di risposta rapida di utilizzare i civili come scudi difensivi nei conflitti, queste forze considerano tali accuse prive di fondamento. Insieme ai conflitti tra l'esercito e le forze di reazione rapida, nel Darfur sono in corso anche conflitti tribali che hanno complicato la crisi di questo Paese. In precedenza, Al Jazeera ha annunciato che la violenza tribale nella provincia del Sud Darfur ha provocato 120 morti negli ultimi due giorni. I conflitti armati in Sudan sono iniziati il 15 aprile tra le forze dell'esercito e le forze di reazione rapida al potere, e finora gli sforzi di mediazione internazionale per porvi fine e portare le parti in conflitto al tavolo dei negoziati non hanno avuto successo. I conflitti tribali nella regione del Darfur dal 2003 sono stati uno dei fattori di instabilità in questa regione. Questi conflitti sono stati condotti da gruppi armati appartenenti a minoranze africane contro il governo di Khartoum con il pretesto che il governo è sostenuto da gruppi arabi e ha esposto la regione del Darfur a discriminazioni politiche ed economiche. Secondo il rapporto delle Nazioni Unite, questi conflitti hanno causato 300.000 morti e 2,5 milioni di sfollati.
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