Gaza, dal Sudafrica la richiesta di mandato di arresto per Netanyahu
PRETORIA - La ministra della Presidenza sudafricana Khumbudzo Ntshavheni ha ribadito l'appello dei leader africani per la fine del conflitto a Gaza sottolineando l'urgente necessità che la comunità internazionale intervenga e fermi il genocidio in corso.
Il governo del Sudafrica ha chiesto alla Corte penale internazionale (Cpi) de L’Aia di emettere un mandato di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu entro metà dicembre. Lo ha annunciato il ministro alla Presidenza di Pretoria, Khumbudzo Ntshavheni, affermando che se la Corte non accogliesse la richiesta, ciò segnalerebbe un “fallimento totale” della governance globale. “Il mondo non può semplicemente restare a guardare”, ha detto Ntshavheni, accusando il governo israeliano di voler “ripulire la maggior parte di Gaza dai palestinesi e di occuparla”.
Il Sudafrica, insieme a Bangladesh, Bolivia, Comore e Gibuti, ha presentato di recente una richiesta alla Cpi per indagare se a Gaza siano stati commessi crimini di guerra e contro l’umanità. Il Sudafrica è da tempo un forte sostenitore della causa palestinese e dopo la reazione israeliana all’attacco dello scorso 7 ottobre di Hamas ha annunciato il ritiro dei suoi diplomatici da Israele, lasciando intendere che la posizione dell’ambasciatore israeliano a Pretoria stia diventando “insostenibile”.
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