Bosnia: urne aperte per il referendum nella Repubblica Srpska

SARAJEVO - Tutti i seggi elettorali nella Repubblica Srpska, l'entità serba della Bosnia, sono stati aperti in tempo, questa mattina alle ore 7, per lo svolgimento del primo referendum in Bosnia dalla fine della guerra degli anni Novanta.

Un totale di 1.219.399 cittadini della Repubblica Srpska, inclusi i residenti all'estero, sono convocati dalla leadership di Banja Luka per rispondere alla domanda referendaria se il nove gennaio debba rimanere o meno celebrato come la Festa della Repubblica Srpska. L'argomento è estremamente complicato: questa data, infatti, celebra la costituzione, nel 1992, del primo consiglio serbo che si opponeva all'indipendenza della Bosnia-Erzegovina dalla Jugoslavia. E' chiaro quindi come l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica dei Balcani sia focalizzata sul referendum, i cui esiti potrebbero essere un nuovo fattore di destabilizzazione nella regione. Il primo incidente è stato segnalato dal sito del quotidiano "Nezavisne novine" nella località di Kula, vicino a Gacko, dove un gruppo di cittadini ha bloccato il seggio elettorale. La località in questione è abitata prevalentemente dalla popolazione bosniaca musulmana. Lo riferisce Agenzia Nova.