Immigrazione: ministro Difesa macedone Jolevski, da Skopje contributo decisivo per chiusura rotta balcanica
(last modified Wed, 08 Feb 2017 17:41:22 GMT )
Feb 08, 2017 18:41 Europe/Rome
  • Immigrazione: ministro Difesa macedone Jolevski, da Skopje contributo decisivo per chiusura rotta balcanica

SKOPJE (Pars Today Italian) – L'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom) ha avuto un ruolo decisivo nella chiusura della rotta balcanica e le sue forze di sicurezza hanno risposto in maniera adeguata all'emergenza: lo ha detto oggi il ministro della Difesa macedone Zoran Jolevski, a Vienna per la riunione con i suoi omologhi dei paesi dei Balcani e dell'Europa centro-orientale.

Il ministro della Difesa della Fyrom ha ringraziato Austria, Croazia, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Serbia per il costante sostegno nella protezione dei confini settentrionali e meridionali del suo paese. Jolevski, riferisce l'agenzia "Mia", ha incoraggiato inoltre nuove azioni di sostegno da parte della Nato e dell'Ue, affermando che ogni nuova azione coordinata in questo formato porterebbe buoni risultati. Il ministro macedone ha infine sottolineato l'importanza di garantire l'attuazione dell'accordo Ue-Turchia e del rafforzamento dello scambio di informazioni in materia di sicurezza tra i paesi dei Balcani. L'incontro di oggi a Vienna è organizzato su iniziativa del ministro dell'Interno austriaco Wolfgang Sobotka e del ministro della Difesa Doskozil. All'incontro prendono parte i ministri dell'Interno e della Difesa di Ungheria, Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Croazia, Slovenia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom), Grecia, Kosovo, Albania, Bulgaria e Romania. "La cosiddetta rotta balcanica dei migranti dovrebbe essere maggiormente sotto controllo", ha dichiarato il ministro della Difesa austriaco Doskozil in un’intervista in apertura dell’odierno vertice di Vienna. “L’Austria è pronta ad inviare le proprie truppe all’interno delle iniziative europee non solo per questioni umanitarie, ma anche per la protezione dei confini”, ha aggiunto.

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