May 02, 2016 07:21 CET
  • Fanatisimo: il falso volto dell’islam(13)

Amici nelle puntate precendenti vi abbiamo detto che Ibn Taymiyya (1263-1328) è tra figure storiche fondamentali per i salafiti. Il salafismo infatti ebbe inizio con le teorie religiose di Ibn Taymiyah e poi, piu' in la' nel tempo, con quelle di Mohammed Ibn Abel Wahab che si presentava come un salafita.

Il Salafismo o salafiyya come vi abbiamo già spiegato è una scuola di pensiero dell’Islam sunnita che si rifà ai «Salaf al-ṣaliḥin» («Pii antenati», «Predecessori»), ovvero le prime tre generazioni di musulmani: i «Sahābi» (i «Compagni» del profeta Muhammad(as); i «Tabiun» (i «Seguaci»), la generazione successiva a quella del Profeta; i «Tābiʿ al-Tabiʿiyyin» («Coloro che vengono dopo i seguaci»), la terza generazione. Dai seguaci di questa dogma, queste tre generazioni vengono considerate «modelli» da seguire. Il salafismo originario era un movimento errato che sosteneva in modo fanatico di ricercare un’antica purezza dell’Islam.

Ibn Taymmya, i cui pensieri falsi influenzarono tanto il salafismo, attribuiva infatti delle caratteristiche antropomorfe a Dio assegnandoGli una esistenza materali. Ibn Qayyim al-Jawziyya, fu uno dei fedeli discepoli di Ibn Taymyya, anche lui come il suo maestro nel suo libro Majmu'al-fatawa descriveva il Signore così come avesse davvero una esistenza simili a quella degli esseri umani e Lo confrontanva con i sultàni e gli imperatori di questo mondo:”Il Signore un venerdì, che sarà uno dei giorni dell’altro mondo, scenderà verso il mondo e si siederà sul suo trono che sarà circondato dai certi pultipiti avvolti nella luce sui quali saranno seduti i suoi Messaggeri. Vicino ai profeti sulle sedie in oro si saranno appoggiati i martiri e i pii. Iddio Altissimo, dopo aver tenuto una lunga riunione con loro, lascerà la riunione e ascenderà verso il trono superiore”. È da notare che nel sacro corano, e nei testi attendibili dei sunniti non esiste nemmeno una frase che conferma questi deliri e fantasie nati dalla mente malata di Ibn Taymyya ed i suoi seguaci sul Signore. Ibn Juh Bol uno degli ulema sunnita smentendo le false dichiarazioni di Ibn Taymyya disse:” Ibn Taymyya pretende di esprimere solo ciò che Dio, il Suo Messaggero ed i compagni di Profeta hanno detto, tutto mentre nessuno di loro hanno mai detto ciò che lui sostiene”.

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I salafiti inoltre, attribuendo caratteristiche umane a Dio, credono che mentre un fedele fa la salat(preghiera islamica) il Signore gli appare davanti:” Un fedele che vuole fare la preghiera mentre si rivolge, stando in posizione eretta, verso la Qibla non deve sputare, perchè il Signore gli sta davanti e questo atto Gli dispiacerà”. Tutto mentre nella tradizione islamica Dio è onnipresente e conosce tutto. Nella sura Hadid(il Ferro), il Signore afferma:”Egli è l'Onnipotente. Egli è il Primo e l'Ultimo, il Palese e l'Occulto, Egli è l'Onnisciente.” Infatti Dio è ovunque e vive al di fuori dello spazio e del tempo, egli stesso li ha creati e ne ha il dominio.

In una parte del versetto 11 della sura “Ash-Shûrâ”(la Consultazione) leggiamo:” ...Niente è simile a Lui...”. Il Grande ayatollah iraniano Nasser Makarem Shirazi, autore di molte opere tra cui, la più famosa, il commento al Corano “Nemuneh”, ha commentato così questo versetto del corano:”questa frase sta alla basa della conoscenza di tutti gli attributi del Signore. E senza comprenderlo non si può scoprire il vero significato delle caratteristiche che si attribuiscono a Iddio Altissimo. Questo è come un abisso molto pericoslo che potrebbe aprirsi sotto il cammino di chi vuole conoscere il Signore. credere che ci sia una relazione di somiglianza tra gli attributi del Signore e quelli dell’uomo è proprio il baratro di Shirk in cui potrebbe cadere un conoscitore di Dio. infatti Dio e' infinito, senza alcun limite. Tutto all'infuori di Lui ha una fine e perirà...” .

Imam Ali, nel Nahjul Balagha, descrive il Signore come onnipotente così che tutto l’unverso, e tutti i creati, piccoli o grandi, pesanti o leggeri, deboli e forti che siani, di fronte a Dio sono niente.

Ibn Hajar al-Haytami al-Makki, uno dei teologhi famosi della scuola sunnita nel suo libro “Fatawa hadithiyya” descrivendo Ibn Taymyya scrive:” lui fu uno sviato, cieco e sordo. I leader sunniti di Maliki, Shafei e hanafi che vivevano nel suo tempo rifiutavano i suoi idee e detti falsi. Le interpretazioni di Ibn Taymyya dell’islam furono tutte inventate e squilibrate. Che Dio lo tratti con giustizia ci protegga dai suoi pensieri errati !”