I Grandi di Persia (44)
PARSTODAY-In nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Salve gentili ascoltatori siamo con voi con un’altra puntata della rubrica settimanale, “Grandi di Persia”.
Amici nelle puntate precedenti vi abbiamo raccontato che Mirza Taghi Khan Amir-Nezam, noto poi come Amir Kabir era un politico e intelletuale persiano del 1807.
Dopo la scomparsa di Muhammad Shah Qajar, suo figlio Naser al-Din Mirza divenne il suo legittimo successore. Il principe Naser al-Din Mirza in quel periodo insieme a Amir Kabir, il suo consigliere nonchè responsabile della gestione dei fondi dell'esercito, da Tabriz si recò a Teheran per salire al trono.
Naser al Din shah prima di partire verso Teheran aveva già nominato Mirza taghi khan Amir Nezam come il suo primo ministro. In quel periodo la corte dei quajaridi fu assoggettata all'influenza Britannica e russa. Quindi I rappresentati di questi paesi consultando la madre di Naser al Din, Mahd Olia, intendevano proporre al giovane re come candidati per l’incarico del primo ministro Mirza aghan Nuri e Sadr al Mamalek. La nomina di Amir Nezam come il primo ministro suscitò la furia degli stranieri e l’invidia dei cortigiani e in particolare la madre dello scià. Naser al Din salì al trono nel 1848. L’Iran di quel periodo soffriva di povertà ed ormai la corruzione era molto diffusa, in particolare tra I cortigiani. Diverse province si erano ribellate e si presentavano praticamente autonome. Quindi Amir kabir aveva grandi sfide da affrontare per amministrare il Paese. Dall’altra parte I governi coloniali della Gran bretagna e della Russia si ritenevano il padrone dell’Iran e si permettevano di interferire negli affari interni del Paese e non rispettavano nemmeno I funzionari della Persia Perfino quegli iraniani che lavoravano presso codeste ambasciate trattavano con arroganza e mancanza di rispetto gli uomini della corte. Un giorno un servitore dell’ambasciatore russo portò una lettera per Amir Kabir. Lui voleva entrare nell’ufficio di Amir senza il permesso e quando fu impedito dai guardiani cominciò a gridare ed a offendere. Amir Kabri per dargli una buona lezionie ordinò ai suoi uomini di legargli le mani e portarlo da lui. Ora insieme a voi ascolteremo il resto della storia: