May 22, 2018 09:53 CET

PARSTODAY-In nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Salve gentili ascoltatori siamo con voi con un’altra puntata della rubrica settimanale, “Grandi di Persia”.

Bahram Chubin uno dei grandi comandanti del periodo sassanide fu nominato dall’ Ormisda IV come il capo  dell’esercito persiano e venne inviato con 12mila uomini a combattere le truppe turche che avevano attaccato la Persia. Dopo una dura battaglia. I turchi subirono una pesante sconfitta. Il re Shava venne ucciso  da Bahram e venne imprigionato anche suo figlio Barmuzeh. Dopo questa vittoria il generale Bahram incaricò il suo fedele compagno Mardan Shah di portare Barmuzeh e altri sei mila prigionieri turchi a Madain, capitale della Persia e di consegnare anche tutto il bottino sottrato a loro al re Ormisda. Però Ormisda, spaventato dal potere che questa grande vittoria portava per Bahram e a causa delle provocazioni del suo visir Yazdan Bakhsh lo accusò di aver impadronito senza il permesso del re del grande bottino ottenuto. Bahram molto deluso e risentito dell’ingratitudine mostrata dal re nei suoi confronti con l’appoggio delle sue forze, si ribellò al re. Ormisda, infuriato, preparò un grande esercito per remprimere la rivolta di Bahram. Bahram  e le sue forze partirono da Balkh per Rey. Per indebolire l’esercito persiano e per provocare la Discordia tra Ormisda e suo figlio, Parviz che guidava le truppe di Madain,  su ordine di Bahram vennero emesse e distribuite tra la gente delle monete false con l’immagine di Parviz, figlio di Ormisda, come il re della Persia. A sentire questa notizia  Ormisda si infuriò tanto ordinò di arrestare Parviz. Lui però riuscì a fuggire verso Azarbaijan. Con la fuga di Parviz l’esercito di Madain rimase senza guida. Attaccare un guerrierio come Bahram con un esercito senza guida, fu un vero e proprio suicidio. Yazdan Bakhsh che si riteneva responsabile della tensione scoppiata tra il re Ormisda e Bahram, propose al re di fare pace con Bahram, consegnandosi  alle forze di Rey. Ormisda la accettò. E così il giorno dopo Yazdan Bakhsh accompagnato da suo cugino e con una lettera del re Ormisda per Bahram, partì per Rey. Camminando per qualche ora essi raggiunsero un piccolo  villaggio vicino a Hamedan e  si fermarono a casa di una coppia Contadina. Ormai la mente di Yazdan Bakhsh fu turbato dagli spaventosi pensieri e dubbi quindi chiese alla contadina di portare di nascosto l’unico sacerdote che viveva in quel villaggio a casa sua per consultarlo. Ora insieme a voi andiamo alla casa della donna dove Yazdan Bakhsh parla al sacerdote delle sue ansie e delle sue paure: