Mar 05, 2019 14:45 CET

Cari amici abbiamo avviato da qualche settimana la nostra rubrica dedicata a Tabriz, bellissima città del nord-ovest dell’Iran, scelta come capitale del turismo del mondo islamico nel 2018.

Proseguendo il nostro discorso su Tabriz, vi vogliamo parlare in maniera più approfondita del suo bazaar. Il bazar della città iraniana di Tabriz è il più vecchio al mondo. Non per niente, dal 2010 questo mercato asiatico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Da allora, ci sono restaurazioni regolari.

Sezione del bazar di Tabriz

L'intero complesso, alcune parti del quale risalgono al 16esimo secolo, è lungo circa 1,5 km. Il mercato copre un'area totale di circa 300 ettari.

Sezione del bazar di Tabriz

Ha una sezione apposita per tappeti, gioielli e spezie. In questo bazar del centro, c'è anche un ampio mercato del fresco. Questo mercato, prevalentemente coperto, ospita principalmente attività specializzate all'ingrosso e piccole attività commerciali. L'Iran presenta un paesaggio diversificato e relazioni commerciali limitate con altri Paesi. Grazie a questo, il bazar offre quasi esclusivamente prodotti locali. Tra questi figurano angurie, meloni e datteri in grandi quantità e di diverse qualità oltre a quelli conosciuti in Europa. Una varietà popolare tra i consumatori locali è la Henduneh, un'anguria di forma ovale. Anche i meloni gialli oblunghi vengono venduti spesso.
Datteri e frutta secca sono articoli che attirano i consumatori nel mercato. Questi prodotti si possono trovare in tutte le dimensioni e forme, dai classici Medjoul ai fichi secchi Zahedi. Una delle varietà di dattero più esclusiva è la Bam. Questa cresce nelle zone di coltivazione meridionali e viene venduta persino qui, nell'Iran nord-occidentale. Viene esportata anche in altri Paesi; tuttavia, per il momento i volumi di esportazione sono piccoli, secondo un commerciante locale.

Angurie

Nei mesi estivi i prodotti che si possono trovare in grandi quantità sono albicocche e susine (secche). Come nel caso dei pistacchi, che vengono prodotti su larga scala nelle zone intorno a Teheran.
Inoltre, vale la pena menzionare anche le ciliegie iraniane (Zoghâlakhte) e le uve (angoor). Questi frutti vengono coltivati in diverse zone della nazione. Il commercio iraniano è visibilmente dominato dai frutti di piccole dimensioni. Al contrario di quanto succede in Europa (occidentale), dove si richiedono maggiormente frutti grandi.
In particolare, le uve hanno le stesse dimensioni del ribes rosso o dei mirtilli. Le uve rosse e bianche sono molto dolci. In questo senso sono paragonabili alle uve europee. Le ciliegie, d'altra parte, non vengono consumate solo direttamente dagli iraniani, ma utilizzate spesso per la produzione di sciroppi e marmellate.

Mercato del fresco

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