Mar 10, 2019 15:13 CET

Cari amici abbiamo avviato la nostra rubrica alla citta’ piu’ antica dell’Iran nonche’ del mondo, Hamedan, la quale tra 34 citta’ asiatiche e’ stata scelta come la capitale del turismo nel 2018.

Amici, nella puntata precedente abbiamo parlato della piu’ grande figura scientifica della storia di Hamedan, dell’Iran benche’ mondiale, il grande Ibne Sina, conosciuto in occidente come Avicenna, ovvero  suo nome latinizzato del filosofo, medico e letterato persiano Abu Ali al-Husain Ibn Sina. Figlio di un funzionario della dinastia persiana dei Samanian, manifestò fin dall’eta’ infantile una spiccata attitudine per gli studi filosofici e scientifici e in particolar modo per la medicina. Attivo sostenitore del onore e vigore iraniano, fu ministro, vazir a Hamadan, ma dopo la conquista della città da parte del sultano turco di Ghaznavidi, Mahmud, si trasferì a Isfahan, dove divenne consigliere del governatore del suo tempo. Ibn Sina perdette la vita durante una campagna per la riconquista di Hamadan.

La statua di Rashideddin Fazlollah Hamedani a Soltanieh

Come abbiamo detto le opere specificamente filosofiche di Avicenna sono il Libro della Guarigione, Shafa e il Libro della Liberazione, scritte in arabo, che era la lingua dotta dell'epoca, e il Libro della Sapienza, in persiano, un'esposizione semplificata del suo sistema filosofico, dedicata al principe Alao Dolah. In filosofia Avicenna non intese costruire un sistema del tutto nuovo ma decise di esporre il pensiero di Aristotele come uno dei gradi della verità. Avicenna era del parere che il principio di questa filosofia greco era Dio, come essere necessario, da cui emanano le Intelligenze e quindi gli esseri materiali. Dio, come essere necessario, è identità indispensabile da cui niente e nessuno puo’ prescindere, e che da’ l’origine all’intelletto e intelligenza. Avicenna riconfermando le basi della filosofia di Aristotele nel suo libro Guarigione ha spiegato che l'uomo, considerando la sua grande dotazione intellettuale, ha un posto determinato in questa struttura universale e proprio grazie alla sua elevata natura spirituale, l’uomo con la sua anima può conoscere i misteri della creazione. Due sono le vie della conoscenza umana, ha scritto Avicenna. Mediante la prima l'uomo giunge alla conoscenza dei principi comuni del pensiero, che si ritrovano sin da principio in tutti gli uomini. Mediante la seconda invece l'uomo astrae dai dati sensibili, la parte piu’ pura ed elevata del mondo aprendosi alla conoscenza di se e quindi del Suo Signore Creatore.

Nella medicina Avicenna è considerato uno dei massimi esponenti del periodo migliore della scuola medica islamica. Come abbiamo detto anche prima Avicenna come tutti i spienti del suo tempo scriveva in arabo spiegando i suoi studi di anatomia, fisiologia, patologia e farmacologia, raccolti nel testo Il Canone, Ghanoon che, tradotto in latino nel tredicesimo secolo in latino. Il pensiero e la scienza di Avicenna influenzò per lungo tempo la medicina europea. La medicina di Avicenna, in buona parte ripresa dalla grande tradizione islamico- orientale, appare come una riproduzione unitaria paragonabile, per il rigore scientifico svincolato da influenze filosofiche, a una disciplina matematica. Avicenna ci ha lasciato anche numerosi scritti riguardanti l'astronomia, la matematica e le scienze naturali, contenuti specialmente nel Libro della Guarigione, Shafa.

La tomba di Babataher a Hamedan

L’altro grande personaggio molto noto di Hamedan, Khaje Rashid Addin Hamedani, خواحه رشیدالدین همدانیnato nel 1250 D.C e morto nella sua citta’ natale nel 1318 D.C. oltre ad essere un grandissimo medico era anche una delle massime figure scientifihce, politiche ed intellettuali del suo tempo.Mouris Rosamby, il noto storico occidentale parla di Rashid Addin come uno dei personaggi di piu’ influenti e importanti dell’era del dominio mongolo in Iran. La sua opera piu’ conosciuta e’ il libro di La Raccolta delle Storie , dove il noto spaiente iraniano offre una immagine dettagliata e reale delle societa’ e culture diverse a lui contemporanee, dalla Cina alla lontana Europa.

Ainul Ghuzat Hamedani عین القضات همدانی, nato a Hamedan, nel 1099 D.C e morto nella stessa citta’ all’eta’ di 32 anni, era un grande conoscitore e commentatore del Sacro Corano. Da giovanissimo frequento il famoso poeta iraniano a lui contemporaneo, Hakim Omar Khayyam Neyshaburi. Questa conoscenza gli offri’ la giusta capacita’ e raffinatezza per poter comporre delle poesie molto profonde e allo stesso tempo tecnicamente perfette.
L’altro poeta famosissimo iraniano originario di Hamedan, e’ Baba Taher che seguiva la via del sufismo e dell’abbandono del mondo materiale, anche di Baba Taher Hamedani sono rimaste diverse composizione poetiche tramite le quali e’ possibile conoscere la sua anima libera e altamente poeta.

 

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