Mar 13, 2019 12:14 CET

Cari amici abbiamo avviato da qualche settimana la nostra rubrica dedicata a Tabriz, bellissima città del nord-ovest dell’Iran, scelta come capitale del turismo del mondo islamico nel 2018.

A sud del capoluogo Tabriz ed in una pianura verde e generosa, tra il lago di Urumiyeh ed il vulcano Sahand, sorge la storica città di Maraqè, una delle principali attrazioni della regione dell’Azerbaijan orientale. Questa città è formata da due parti: la parte settentrionale che sorge sulle pendici meridionali del vulcano Sahand e la parte meridionale della città che si trova in pianura. Il clima della città è più o meno mite ed umido; per essere più precisi l'aria è più calda nella pianura e sulla riva del lago Urumiyeh mentre nella zona montuosa il freddo è più intenso, soprattutto nella stagione invernale. Maraqè è uno dei centri economici importanti della regione dell'Azerbaijan orientale e ciò per via dell'agricoltura e dell'allevamento. Il terreno della città è meravigliosamente fertile e l'acqua è abbondante visto che i campi della città vengono irrigati con numerosi fiumi. "Ibne Hoqel", viaggiatore musulmano che mille anni fà visitò la città e "Hamdullah Mostofì", viaggiatore iraniano che passò per Maraqè 660 anni fà, la descrivono come un polo dell'agricoltura. Nei giardini di questo centro si trovano diversi alberi da frutto; solo a Maraqè crescono 26 tipi di uva, usati prevalentemente per produrre la pregiata uva passa che si trova abbondantemente nei mercati iraniani e che viene esportata pure all'estero.

Sahand - Maraghe


Sotto il profilo storico Maraqè è un vero tesoro con i suoi 300 monumenti storici e gli oltre 110 monumenti registrati nel patrimonio nazionale iraniano risalenti a diversi periodi della vita umana, un ambiente che nel corso dei secoli ha dato ispirazione a poeti, scienziati ed artisti per la loro attività professionale. Non si sa di preciso in che anno sia stata fondata Maraqè ma ciò che è certo è che esisteva prima della nascita di Cristo. Altro particolare preistorico sulla città è che era popolata da enormi animali, soprattutto mammiferi (sono stati ritrovati i fossili di 32 specie) ed uccelli; Maraqè è quindi importante anche per gli studi sui fossili. Oggi Maraqè conta 260 mila abitanti ed è, dopo Tabriz, la più grande città dell'Azerbaijan Orientale. Dopo l'arrivo dell'Islam e soprattutto sotto la dinasta Ilkanide (tra il 13esimo ed il 14esimo secolo), la città fu la capitale dell'Iran e per questo in essa venne costruita una grande università e poi quella che oggi è la più grande attrazione di essa, l'osservatorio astronomico. Nel 1259, uno dei più grandi scienziati del mondo allora conosciuto, l'iraniano Khaje Nasireddin Tusì costruì a Maraqè, l'allora capitale della Persia, il suo osservatorio astronomico. Un edificio immenso e strano per quei tempi, con una architettura singolare, che aiutò lo studioso a scoprire tante nozioni sul cielo e sul moto dei pianeti; l'osservatorio purtroppo venne distrutto da un sisma nel 1303 ed oggi di esso, rimangono solo le rovine.

L'eventuale piano dell'osservatorio astronomico di Maraghe


L'altro edificio importante della città si chiama "Gombad-e-Sorkh" (La Cupola Rossa), a sud-ovest della città. Sulla base delle iscrizioni ritrovate in essa l'edificio risale al 1147 e venne costruito dal governatore locale Abdul Aziz Ben Mahmoud Ben Saad. L'edificio è importante per le sue lavorazioni fini e le tecniche artistiche usate per il suo abbellimento, tra cui i particolari mattoncini rossi che hanno dato il nome ad esso. L'aspetto interessante è che questo edificio è rimasto intatto dopo 9 secoli e non è stato abbellito usando dei colori ma usando le ombre e le luci che appaiono in esso; ciò dimostra che gli architetti dell'edificio sono stati capaci di effettuare calcoli precisissimi sul moto solare nelle diverse stagioni dell'anno.

Gombad-e-Sorkh

Se andate a Maraqè la gente vi indicherà di sicuro di visitare anche un'altro luogo, la tomba del poeta Ohadì Maraqeì, sepolto nel bel mezzo di un giardino fiorito. Questo grande poeta del periodo Ilkanide scrisse il poema Jam-e-Jam ed il suo pseudonimo era "Safì", filtro. Oggi accanto alla sua tomba sorge anche un interessante museo, il museo specialistico del periodo Ilkanide. Questo museo è stato fondato nel 1996 ed è un centro senza eguali in tutto il mondo per lo studio di questa dinastia reale persiana con migliaia di reperti e ricordi. Amici, se andate a Maraqè visitate anche le moschee, i caravanserragli, la chiesa di Huans ed il castello delle ragazze, monumenti bellissimi che citiamo solamente, visto che il tempo a nostra disposizione sta per finire. Approposito, stavamo scordando i consigli per l'acquisto dei souvenir. I tappeti, soprattutto quelli di seta e molto fini che vengono usati come quadri, i latticini, la frutta secca e soprattutto il miele, sono i migliori souvenir che potete comprare a Maraqè.  

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