Mar 16, 2019 14:50 CET
  • Conoscere l'Islam (22):Piante nel Corano

Amici è da qualche settimana che stiamo parlando delle stupende meraviglie dell’Universo che ricordano all’uomo la sua piccolezza e la sua imperfezione davanti a un Creatore onnipotente.

L'Universo è infatti un elegante e saggio libro, il cui autore è Dio e l'uomo leggendo I suoi segni(ayat) può comprendere la verità che è nella natura e nell'universo e questa verità lo porta proprio a conoscere questa forza onnipotente e onnisappiente.

Nelle puntate precedenti abbiamo parlando delle piante come uno dei segni autentici e preziosissimi di un creatore saggio abbiamo detto che il ciclo vitale delle piante è un processo segnato da quattro fasi fondamentali: la germinazione, la fioritura, la maturazione dei frutti e la senescenza.

Si tratta di un processo complicato e preciso. Cosa succede in quete fasi: la prima fase cioè la germinazione è l'insieme dei processi che portano allo sviluppo di una piantina (plantula) dal seme. Prima di germinare il seme passa un periodo di quiescenza (dormienza), più o meno lungo secondo la specie, in cui il metabolismo è molto ridotto e il seme subisce una disidratazione iniziale, per impedire che germini mentre è ancora nel frutto. La dormienza è necessaria per permettere la rottura dei tessuti che avvolgono l'embrione e che impediscono il passaggio dell'acqua e dell'ossigeno e l'eliminazione degli ormoni che inibiscono la germinazione (postmaturazione del seme).

Solo quando vi sono le condizioni di umidità, ossigeno, luce e temperatura favorevoli, inizia la germinazione: l'acqua viene assorbita avidamente, il seme si rigonfia e vengono attivati i processi metabolici che provocano l'allungamento della radichetta verso il basso, la crescita del fusticino verso la luce e l'aprirsi delle prime foglioline che danno l'avvio al processo di nutrimento autonomo (fotosintesi).

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La crescita del fusto e delle foglie della pianta prosegue per un certo tempo, detto periodo vegetativo, a cui segue la fase riproduttiva, in cui si sviluppano i fiori, i frutti e i semi.

L'inizio della fase riproduttiva è la fioritura, la trasformazione di gemme vegetative in gemme fiorali, determinata dalla lunghezza del periodo di luce giornaliero, o fotoperiodo.

L'organo sensibile al fotoperiodo è la foglia e la sostanza mediatrice dell'orologio biologico della pianta è un pigmento, il fitocromo. Quando nel fiore le parti riproduttive sono mature, diversi ormoni inducono l'apertura dei petali (antesi), per esporre gli organi riproduttivi agli agenti impollinatori. Dopo la fecondazione, altri ormoni provvedono alla caduta dei petali e alla maturazione dei frutti.

La maturazione dei frutti è più evidente nei frutti carnosi.

Il frutto, inizialmente verde e di sapore aspro, diventa più tenero, colorato e dolce: l'amido è convertito in zuccheri e sono prodotti composti volatili che conferiscono l'aroma.

La senescenza è il processo di invecchiamento della pianta, che si manifesta con la caduta dei frutti e delle foglie e coincide con l'inizio di un periodo di dormienza della pianta, con metabolismo rallentato per affrontare il periodo invernale. 

La caduta dei frutti e delle foglie è detta abscissione ed è regolata da alcuni ormoni avviene per la morte di alcune cellule, poste alla base del picciolo, che formano il cosiddetto strato di abscissione.

Prima che la foglia cada, gran parte del suo materiale organico viene demolito in composti più semplici, che vengono trasferiti alle radici per esservi immagazzinati.

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Nei diversi versetti del Corano il Signore si riferesce alla creazione delle piante e frutte e dei loro benefici per sostenere l’essere umano con l’obiettivo di fargli  ricordare che tutte queste stupende meraviglie non sono state create invane e “per caso”, anzì per mano di un creatore Saggio, Onnipotente e Onniscente che ha creato tutto per l’uomo.

In verità l’immensa varietà della vegetazione, dei fiori e delle frutte, di ogni colore, forma e sapore sono argomenti di riflessione per coloro che sono dotati di intelletto.

“Invero, nella creazione dei cieli e della terra, per i credenti, vi sono segni che li guidano all’unicità divina. Nella vostra stessa creazione e in quella della moltitudine di animali che Egli ha sparso sulla terra vi sono segni che guidano coloro che credono fermamente all’unicità divina. Nel diversificarsi della notte e del giorno (per le variazioni di durata, temperatura eccetera eccetera, che vengono di continuo a subire), nella pioggia che Dio fa discendere dal cielo, vivificando con essa la terra morta, e nella direzione e nel rivolgimento dei venti da una direzione all’altra vi sono segni e prove che portano i dotati di intelletto ad ammettere tale verità” (Corano,45:3-5)