Fanatismo: falso volto dell’Islam(72): i Talibani
Amici nella puntata precedente abbiamo iniziato a parlare di uno dei gruppi estremisti che si è formato nel grembo della radicale dottrina wahabbita cioè quello dei “Talibani”, anche oggi proseguiremo questo nostro discorso .
Come ben ricorderete vi abbiamo detto che oggi il termine ‘Talebano’,l’alunno di scuola coranica, ha assunto una notorietà negativa a causa dell'improprio uso del termine da parte dei mezzi di comunicazione di massa per indicare la gente di orientamento religioso fondamentalista presente in Afghanistan e nel confinante Pakistan.
L’ideologia dei talebani viene descritta come «un'innovativa combinazione dell’ideologia wahabbita e Pashtunwali» e s'ispirerebbe all'interpretazione dell'Islam della corrente Deobandi, la corrente assai vicino alle posizioni salafite integraliste.
Ma la domanda che ci si pone è come questo gruppo estremista è salito al potere in Afganistan? Tra il 1979 e il 1989 l’Afghanistan fu coinvolto in una duratura e sanguinosa guerra nota come la guerra russo-afghana.
Dopo più di nove anni di guerra, che provocarono enormi distruzioni all'Afghanistan nonché ampie perdite di vite civili, l'intervento sovietico nel conflitto ebbe termine con una ritirata generale delle proprie truppe conclusa il 15 febbraio 1989, dopo la firma degli accordi di Ginevra tra Repubblica Democratica dell'Afghanistan(RDA) e Pakistan; gli scontri tra mujaheddin) guerriglieri armati( e truppe governative proseguirono però nell'ambito della guerra civile afghana, fino alla caduta del governo della RDA nell'aprile del 1992.
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Dopo la caduta nel 1992 della Repubblica Democratica dell'Afghanistan, l'Afghanistan piombò in una lunga guerra civile tra i vari combattenti. I talebani emersero come una forza armata in grado di portare il loro ordine in un paese devastato economicamente. Eliminarono i numerosi pagamenti che erano richiesti dai vari signori della guerra e imposero con la forza una tregua, riducendo certamente i combattimenti tra le varie fazioni in lotta con l'eliminazione di altri gruppi combattenti che non si allineavano.
I talebani godettero di notevole supporto da parte degli afgani di etnia pashtun e dei Pakistani.
Secondo lo scrittore pakistano Ahmed Rashid la ragione andrebbe individuata nell'appoggio che i talebani avevano fornito alla lobby pakistana dei trasportatori. Finita la guerra con i sovietici, emissari pakistani si recarono in Afghanistan per riattivare i collegamenti automobilistici tra il Pakistan e le ex repubbliche sovietiche.
Il tragitto tradizionale che attraversa l'Afghanistan a nord si rivelò impraticabile a causa della guerra civile. Così i Pakistani offrirono ai talebani, che controllavano il sud del paese, denaro e appoggi per transitare attraverso i territori da loro controllati. I talebani accettarono e usarono quegli aiuti per conquistare poco per volta il paese.
Gli Stati Uniti che appoggiavano I talebani durante la guerra fredda contro l'Unione Sovietica sperarono inizialmente che i talebani potessero spingere i sovietici a risolvere le loro divergenze e scelsero una politica di non intervento. Benché l'ideologia dei talebani fosse chiaramente radicale, diversi osservatori inizialmente considerarono erroneamente l'entrata sulla scena politica e militare dei talebani come uno sviluppo potenzialmente positivo.
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Il mulla Muhammad ‘Omar che divenne poi il capo dei talebani fu un veterano della fazione dei mujaheddin definita Ḥarakat-i Inqilab Islami (Movimento della Rivoluzione Islamica)Omar scappò nella vicina provincia del Belucistan, in Pakistan, dalla quale tornò nell'autunno del 1994, apparentemente con una milizia ben armata e ben finanziata di 1.500 talebani, che avrebbe fornito protezione a un convoglio pakistano che trasportava merci via terra in Turkmenistan. Comunque, molti rapporti suggeriscono che il convoglio fosse in realtà carico di combattenti pakistani che si fingevano talebani, e che i talebani avessero ottenuto un considerevole rifornimento di armamenti, usufruendo di addestramento militare e aiuti economici da parte dei Pakistani.
Dopo aver preso il potere a Kandahar e nei suoi dintorni, attraverso una combinazione di vittorie militari e diplomatiche, i talebani attaccarono e infine sconfissero le forze di Ismaʿil Khān (un signore della guerra) nell'ovest dell'Afghanistan, catturando Herat il 5 settembre 1995. Quello stesso inverno i talebani cinsero d'assedio la capitale Kabul, bersagliandola con razzi e bloccando le vie d'accesso. Nel marzo 1996 gli avversari dei talebani, il presidente afgano Burhanuddin Rabbani e Gulbuddin Hekmatyar, smisero di combattersi e formarono una nuova alleanza anti-talebana. Ma il 26 settembre abbandonarono Kabul e si ritirarono a nord, permettendo ai talebani di occupare la sede del governo e di fondare l'Emirato Islamico dell'Afghanistan.