Apr 27, 2019 12:41 CET
  • Islam, la mia scelta (154):Éric-Sylvain Abidal (Francia)

ll Corano, sacro libro dell’Islam, si rifà sempre a "Dio clemente e misericordioso" ed invita alla prudenza, alla moderazione, alla generosità, al perdono. I piaceri corporali e terreni non sono negati: devono essere perseguiti da ogni individuo con equità e legalità.

L'Islam, rispetto al Cristianesimo, purifica ma non mortifica. È un'attitudine che l'Occidente ha quasi perduto, mentre è presente nel mondo musulmano.

L'Islam dà la vera felicità ed essa è una felicità celeste ed una pace interiore ed è per tutti. I cristiani vedono la felicità solo dopo la vita terrena, per gli ebrei la felicità è destinata solo a chi è ebreo (non fanno proselitismo), l'Islam, invece, prende in considerazione l'istruzione, l'educazione e la felicità terrena e la beatitudine ultraterrena di tutti gli uomini, in tutti i luoghi e in tutte le ere fino al giorno del giudizio. Il Corano dà una serie di norme e di attributi. Oggi dei musulmani hanno in Occidente un'immagine di radicalità, ma nel Corano Dio dice continuamente che è egli compassionevole e misericordioso. La felicità è ricordarsi di Dio, abbandonarsi a lui e camminare sul suo sentiero. È una felicità che non mortifica, ma purifica ed accoglie con indulgenza le passioni terrene. Amici in questa puntata  vi invitiamo ad ascoltare la storia di due neo-musulmani europei. Non mancate!

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Éric-Sylvain Abidal è un ex calciatore francese di origini martinicane di ruolo difensore che è stato nato l’11 settembre 1979 a Lione. Lui dopo aver abbracciato la fede islamica ha scelto il nome di Bilal. Il 18 agosto 2004, l'allenatore Raymond Domenech lo fece debuttare in Nazionale nel match contro la Bosnia-Erzegovina pareggiato 1-1.Disputa la Coppa del mondo del 2006 in Germania. Totalizzò 67 presenze in Nazionale, l'ultima delle quali il 15 novembre 2013 contro l'Ucraina in un incontro di qualificazione per la Coppa del mondo del 2014. Eric parlando della sua conversione all’islam ci spiega così:” io prima di abbracciare l’islam, per un lungo periodo riflessi molto su me stesso e sulla mia esistenza  e condussi lunghe ricerche su diverse religioni del mondo ed alla fine scelsi la fede islamica. Ed ora dovunque vado porta con me il mio Corano. La fede infatti mi aiuta a superare i momenti più difficili della mia vita.

Alcuni dicono che io divenni musulmano per mia moglie Hayet, che è musulmana però  io non mi convertii all’islam per questo motivo, anzì io scelsi questa religione dopo aver approfondito la miaconoscenza sull’islam.

Io cerco sempre di osservare il sacro mese di Ramadan e finora sono riuscito a digiunare anche durante le partite di Liga. “

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 L’altro neo-musulmano di cui vogliamo parlare oggi è il conte Luca Gaetani Lovatelli d' Aragona fu il fratello di Gelasio, produttore storico in Montalcino, scrittore ed esperto di vini, consulente dei vip e habitué del clan Agnelli. Luca era uno degli amici intimi di Eduardo Agnelli che si era convertito all'Islam sciita. Lui nel 1988 insieme a Eduardo viaggiò in Iran. In questo viaggio Eduardo raccontai all’ex consigliere stampa dell' ambasciata iraniana a Roma e nominato ora ambasciatore in Messico Qadiri Abyana di aver già parlato molto con Luca sull’islam e di averlo trovato molto disposto ad abbracciare la fede islamica.Così Qadiri e Luca per due ore discussero sulla fede islamica presso l’hottel Azady di Teheran. proprio fu dopo la fine di questo dialogo che Luca decise di diventare musulmano. Loro andarono insieme a casa dell’Ayatolla Seyyed Ali Golpayegani a Teheran e là Luca recitò la shahada(testimonianza islamica).

Il conte Luca come il suo amico Eduardo doveva scegliere tra la ricchezza e la fede e lui scelse la fede.

Il dottore Qadiry parlando di quel suo incontro con Luca racconta:”Lui era ben pronto ad accettare l’islam. Però a causa delle propagande negative lanciate in Italia contro l’hijab e le menzogne diffuse sulla brutta situazione delle donne musulmane, Luca,  dubitava ancora di convertirsi all’islam. In quel nostro incontro all’hotel Azady, io gli spigai in modo logico la filosofia dell’hijab nell’islam e dell’importanza che questa fede attribuiva a una donna. Luca trovò le mie argomentazioni convincenti e interessanti e fu così che decisi di diventare musulmano.”.

Il cadavere di Luca Gaetani Lovatelli d’Aragona, 52 anni, fu trovato poco dopo sotto Ponte Garibaldi, a Trastevere Luca Gaetani. Secondo Ghadiri Abianeh Luca fu «assassinato dai sionisti» come il suo amico Edoardo Agnelli, perché, come lui, si era convertito all' Islam sciita.