May 06, 2019 12:37 CET

Cari amici abbiamo avviato da qualche settimana la nostra rubrica dedicata a Tabriz, bellissima città del nord-ovest dell’Iran, scelta come capitale del turismo del mondo islamico nel 2018.

A 6 km da Maku e vicino al villaggio “Baghche Jugh” si trova inoltre un palazzo sfarzoso con il nome dello stesso villaggio. Questo è stato costruito agli inizi del 20esimo secolo ed è di fatto una villa di 2500 metri quadrati che sorge nel bel mezzo di 11 ettari di giardini.
A partire dal 1986 è stato aperto al pubblico come una sorta di museo, dato che dal punto di vista architettonico è sicuramente uno dei capolavori dell’era Qajaride. Le lavorazioni dello stucco all’interno di essa, gli affreschi delle pareti, l’uso degli specchi incastonati nei muri, gli elementi dell’architettura iraniana, russa ed europea, usati in sintonia, rendono il palazzo realmente da favola. Nella villa vi sono sette saloni ed ognuno di questi è arredati con tende e mobili di un colore diverso.

Il palazzo Baghche Jugh

A distanza di 22 chilometri da Maku, ai piedi dei monti elevati e su una collina irrigata da un piccolo fiume, vi è la chiesa di San Tatavoos o la Chiesa di Qara. Si tratta di uno dei luoghi di culto più rispettati per i cristiani armeni visto che nel 40 d.C. venne fondata da San Taddeo, uno degli apostoli di Gesù. Purtroppo il re dell’Armenia perseguitò Taddeo ed i suoi seguaci giunti in questa zona e li portò al martirio. Per questo ancora oggi, gli armeni, nella seconda metà di Luglio, si riuniscono in questo luogo e giungono da tutto il mondo per pellegrinare e ricordare questo martire della loro tradizione religiosa. Non è stato possibile accertare con metodi accademici la data di costruzione precisa della Chiesa ma si può dire con certezza che risale ai primi secoli d.C.

Chiesa di Qara

La Chiesa è fatta di due parti. La parte più antica, che si affaccia verso oriente, è fatta di roccia nera, mentre la parte più recente e più grande, ad ovest, è fatta di pietra bianca ed è collegata alla parte antica. La Chiesa ha una cupola che ha una forma geometrica a dodici angoli. Sotto il profilo architettonico la costruzione ed i muri sono molti semplici, ma gli affreschi interni di essa sono molto affascinanti. Questa Chiesa è il nono monumento dell’Iran registrato nel Patrimonio Mondiale dall’UNESCO.

Il ponte di “Panj Cheshme”

Nella zona di Maku non bisogna scordarsi di visitare anche il ponte di “Panj Cheshme” (Cinque sorgenti), che sorge sul fiume “Zangmar”. Il ponte è fatto di pietre bianche e nere, con una alternanza che lo rende molto bello. È interessante sapere che è stato costruito per accorciare la via che i pellegrini percorrevano nei tempi antichi per raggiungere la Chiesa di San Taddeo nel mese di Luglio. Il ponte è lungo 43 metri er largo oltre 3 metri e si trova ad un’altezza di 5 metri e mezzo. Dalle basi del ponte sgorgano quattro sorgenti, un tempo cinque, e proprio questo ha dato nome al ponte. Nel 1986 il dottor Wolfram Clyse lo ritiene risalente al 18esimo secolo.

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