Lug 15, 2019 11:52 CET
  • Fanatismo: falso volto dell'Islam (84): il Daesh

Amici ancora oggi proseguiamo il discorso sul gruppo estremista Daesh in arabo e conosciuto in Occidente come Isis o Isil è ispirato dal Salafismo quindi considera la lotta armata un dovere di ogni musulmano.

Come al-Qaeda e molti altri gruppi estremisti odierni è un prodotto dell'ideologia wahabbita. Segue un'interpretazione fondamentale e non vera dell'Islam.

Le origini di Daesh vanno ricercate all’interno dell’Iraq nel periodo successivo l’operazione militare americana che ha portato alla caduta del regime di Saddam Hussein.

Nell’aprile del 2010 venne ucciso Abu Omar al-Baghdadi e Abu Hamza al-Muhajir. Prese il potere poi  Abu Bakr al Baghdadi. Sotto il nuovo leader le cose cominciarono a cambiare.

Abu bakr Al-Baghdadi ricostituì l'alto comando del gruppo affidando incarichi a ex militari e ufficiali dei servizi segreti del partito Ba'th che avevano servito sotto il regime di Saddam Hussein. Questi uomini arrivarono a costituire un terzo dei venticinque più alti gerarchi di al-Baghdadi. Fu proprio nel 2011 che la Siria fu colpita da una crisi pianificata da certe monarchie della regione tra cui l’Arabia Saudita.

Ciò permise all’Isis di inviare sul  territorio siriano membri iracheni e siriani dell'Isis con esperienza nella guerriglia per formare un'organizzazione all'interno del Paese e per esportare la guerra ed influenzare ideologicamente le cosidette forze ribelli e dell’opposizione.

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Nel 2012 allo scoppio della crisi siriana sostenuta da certi paesi occidentali e regionali,  Abu Bakr al-Baghdadi e il comando centrale di al-Qaeda  hanno autorizzato al-Julani a creare una cellula di al-Qaeda in Siria, per rovesciare il governo legittima al-Assad .

Un’altro obiettivo dell’organizzazione salafita di Al-Nusrah era quello di stabilire una base operativa addizionale di Isi fuori dall’Iraq e sul territorio siriano. Lo sviluppo di al-Nusra all’interno del teatro siriano portò ad uno scontro con Isis; con l’obiettivo di fermare questo processo Abu Bakr al-Baghdadi dichiarò l’unificazione delle due organizzazioni sotto la sua leadership cambiando il nome in “Stato Islamico in Iraq e Grande Siria” (Daesh o ISIS) .

Non passa molto tuttavia prima che al-Baghdadi cominci a sfidare l’autorità del capo di al Qaeda. Con l’inasprirsi della crisi siriana, le milizie di Baghdadi invadono Raqqa e poi Mosul tra il 2013 e il 2014. Le milizie sotto la sua guida saccheggiano case, assaltano banche ed eseguono esecuzioni sommarie.

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Abu Muhammad al-Julani rifiutò di essere un subordinato di al-Baghdadi e velocemente giurò fedeltà al leader di al-Qaeda Ayman al-Zawahiri. Il 3 gennaio 2014 al-Zawahiri annunciò la rottura di tutti i rapporti e le connessioni con Daesh ed affermò che questa organizzazione non faceva più parte di al-Qaeda.

In risposta a quanto dichiarato da al-Zawahiri, Abu Muhammad al-Adnani, portavoce di Daesh e figura prominente, accusò la leadership di al-Qaeda di “allontanarsi dalla corretta via” ed affermò che Daesh era l’unica organizzazione che operava secondo la visione di Osama Bin Laden e Abu Musab al-Zarqawi.

Dalla divisione tra I terroristi di Daesh ed al-Nusra nacque uno scontro armato in Siria a cui si aggiunsero ulteriori organizzazioni estremiste.