Fanatismo: il falso volto dell'Islam (88), Al-Jabha al-Islamiya
Amici come ricorderete nella puntata precedente vi abbiamo parlato di alcuni gruppi terroristici attivi in particolare nella regione del Medioriente tra cui il Daesh(noto in Occidente come l'Isisi) ed il Fronte al Nusra.
Oltre ad essi ci sono anche decine di gruppi estremisti che come funghi spuntano ogni tanto sul suolo siriano. Grazie al sostegno dei paesi occidentali ed i loro alleati regionali questi terroristi hanno trasformato la Siria in una grande roccaforte dei gruppi takfiriti.
Jaysh al-Islam (Esercito dell'Islam) è un'altra formazione di matrice salafita di cui abbiamo parlato la scorsa settimana. L' Esercito dell'Islam insieme all'Isis ed al Nustra è attivo sul suolo siriano e viene appoggiato dall'Arabia Saudita.
Il Fronte Islamico, in arabo al-Jabha al-Islamiyya è un altro grande gruppo takfiri che è stato formato nel 2012 da una coalizione di 11 gruppi estremisti operanti nella guerra civile siriana contro le forze armate siriane.
L'unione delle forze permette al Fronte Islamico di essere, secondo alcune fonti, la milizia terroristica più numerosa in Siria. Tutti i gruppi costitutivi hanno un'ideologia salafita.
Al-Jabha al-Islamiyya è stato fondato da Hassan Abboud, noto come Abdullah Hemavi, già il capo di Aḥrar al-Sham (Uomini liberi di Siria), il gruppo più grosso e organizzato della coalizione. Abboud nei primi anni dell'invasione dell'Iraq si trasferì con l'aiuto degli Usa nel paese mediorientale e si aderì ai gruppi terroristi attivi in Iraq.
Aboud fu responsabile di molte violenze. Lui uccise perfino diverse milizie del suo vecchio gruppo.
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L'Obiettivo del Fronte Islamico è stato quello di instaurare un cosidetto califfato islamico in Siria e combatteva contro il governo siriano. Il gruppo viene pesantemente finanziato dall'Arabia Saudita.
Ecco alcune formazioni costituenti del Jabha al-Islamiyya: Aḥrar al-Sham (Uomini liberi di Siria), il gruppo più grosso e organizzato, Liwa al-Tawḥid (Vessillo dell'Unità divina), particolarmente attivo sul fronte di Aleppo; Ṣuqur al-Shām (Aquile della Siria), particolarmente attivo sul fronte di Idlib. Da questo gruppo proviene il leader del nuovo Fronte Islamico; Jaysh al-Islām (Esercito dell'Islam), particolarmente attivo sul fronte di Damasco; Kata'ib Anṣar al-Sham (Battaglioni degli Ausiliari della Siria), attivo ad Homs e Lattakia; Liwaʾ al-Ḥaqq (Vessillo della Verità), particolarmente attivo sul fronte di Homs, il gruppo più piccolo del Fronte; Fronte Islamico Curdo, attivo nel governatorato di al-Hasaka.
Inoltre i gruppi costitutivi del Fronte provengono da due precedenti coalizioni: il Fronte Islamico Siriano e il Fronte Islamico Si
I gruppi costitutivi del Fronte provengono principalmente da due precedenti coalizioni: il Fronte Islamico Siriano e il Fronte Islamico Siriano di Liberazione. Scopo della nuova coalizione è superare le divisioni interne tra i gruppi e unirli sotto un unico vessillo. Sebbene non tutte le milizie confluiscano nel Fronte Islamico, le due precedenti formazioni annunciano il loro scioglimento il 25 novembre 2013.
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Fin dalle prime attività sul campo, il Fronte Islamico si è alleato e coordinato con tutte le altre formazioni estremiste siriane, incluso l'Esercito Siriano Libero(ESL). Tuttavia le differenze ideologiche e organizzative con l'ESL hanno portato ad alcuni episodi di forte tensione, come nella giornata del 6 dicembre 2013, quando il Fronte Islamico attacca le postazioni dell'ESL nel governatorato di Idlib catturando i depositi di armi e il valico di frontiera con la Turchia di Bab al-Hawa. Tale evento ha forti ripercussioni su tutti i gruppi armati siriani in quanto Stati Uniti e Gran Bretagna interrompono il flusso di aiuti in tutto il nord del paese.
Il Fronte Islamico e l'Esercito Siriano Libero raggiungono un accordo di pace a fine dicembre 2013, e da allora organizzano operazioni militari congiunte.
Un alto esponente del Fronte Islamico, Ḥusayn Sulayman, già appartenente ad Aḥrar al-Sham, viene catturato, torturato e ucciso il 31 dicembre 2013 da miliziani appartenenti all'Isis dell'Iraq e Levante. Questo evento provoca una profonda frattura nel fronte dei terroristi e l'apertura delle ostilità tra i due gruppi estremisti.
A fine novembre del 2013, il Fronte Islamico pubblica via Internet un documento contenente l'ideologia del gruppo e gli obiettivi politico-religiosi da raggiungere al termine della guerra. Il Fronte Islamico prefigge come scopo ultimo l'instaurazione di un cosidetto emirato islamico in Siria e la lotta contro gli sciiti e i cristiani.
Dal punto di vista politico il Fronte Islamico condanna ogni tentativo di soluzione non militare della crisi.
Sebbene la branca ufficiale di al-Qaeda in Siria sia il Fronte al-Nusra, sono emerse prove di una forte correlazione tra il Fronte Islamico e l'organizzazione terroristica. Aba Khaled al-Suri, cofondatore di Aḥrār al-Shām, viene considerato il rappresentante personale in Siria di Ayman al-Zawahiri. Al-Suri viene ucciso il 23 febbraio 2014 a seguito di un attentato suicida perpetrato da miliziani del cosidetto Stato Islamico dell'Iraq e Levante, nel contesto del conflitto tra opposte milizie terroristiche.