May 25, 2020 11:18 CET
  • Le meraviglie sconosciute dell’Iran (7): le sorgenti di Shazand

La sorgenti naturali di Shazand nella regione Markazì, sono nel vero senso della parola una delle meraviglie sconosciute dell’Iran.

La cittadina di Shazand, che si trova a 33 chilometri di Arak, capoluogo della regione Markazì, è un luogo davvero magico.

Si tratta del luogo più elevato della regione Markazì, infatti la zona abitata della cittadina ha un’altezza sopra il livello del mare che varia dai 1980 ai 2730 metri.

Il nome in antichità era Edrisse Abad, ma dopo la costruzione della ferrovia, nel 20esimo secolo, la vicinanza alla montagna Shah-e-Zendè, portò a chiamare Shazand il luogo. Shah-e-Zendè significa “Re Vivo”; il “Re” in questione, sarebbe il Re leggendario iranico citato dallo Shahnamè, Keikhosrò, che secondo gli zoroastriani dell’Iran, sarebbe scomparso ritirandosi su questa montagna.

Dopo la rivoluzione islamica del 1979, il nome del borgo cambiò prima in Azad Shahr (Città Libera) e poi in Sarband; nel periodo della presidenza Khatamì, il nome della località è tornato ad essere quello più originale e tradizionale, ossia Shazand.

La vetta più alta della regione di Markazì che si chiama Shahbaz, si trova vicino a questa cittadina che in inverno affronta temperature intorno ai meno 20 gradi, mentre in estate, nei giorni più caldi, può raggiungere anche i 35 gradi sopra lo zero. In genere però, le estati sono fresche e piacevoli, soprattutto in virtù del grande tesoro di Shazand, ovvero le sue innumerevoli sorgenti.

Una delle più famose e spettacolari è quella di Abbas Abad che si trova ad est della cittadina e prende nome da un omonimo villaggio. Questa zona viene visitata dagli amanti della natura in Iran, ma è totalmente fuori dalle rotte del turismo internazionale.

La sorgente di Abbas Abad ha una portata d’acqua che varia dai 250 ai 300 litri al secondo e sgorga dal terreno all’altezza di 1900 metri. Intorno alla sorgente è stato costruito un canale con la pietra che crea uno spazio che permette alla gente di adagiarsi e sedersi accanto all’acqua che scorre e a godersi il panorama.

L’acqua della sorgente di Abbas Abad scende dalla parte settentrionale del monte Shahbaz e ad Aprile, ha di solito il maggiore volume di acqua con 1727 litri al secondo. L'acqua viene utilizzata nei campi agricoli di Shazand e Abbas Abad ed il resto di essa raggiunge i villaggi di Emarat e Suranè.

In questi villaggi negli ultimi anni sono nati piccoli bed and breakfast per ospitare gli amanti della natura che si inoltrano in questi luoghi, anche per osservare i tanti animali come le capre selvatiche, gli stambecchi, i lupi, i cinghiali e le diverse specie di uccelli.

In questa zona sono ottimi anche i ristoranti tradizionali e le Qahvè Khanè (che vorrebbe dire Casa del Caffè ma dove invece si consuma il Thè) dove si trovano anche piatti semplici e genuini, soprattutto a base di latticini e verdura.

Tra Shazand e la sorgente di Abbas Abad e nei villaggi circostanti, la grande specialità è il Shirè Keshmesh (Estratto di Uvetta) e Shirè Angur (Estratto di Uva).

Praticamente dall’uva e dall’uvetta si ottiene un concentrato che diventa molto scuro di colore ed è molto dolce; questo viene utilizzato per addolcire lo yogurt o la ricotta (che in Iran viene detta Sarshir) e creare dei dessert o delle colazioni davvero memorabili.

Un altro prodotto del luogo è l’Abghurè. Quando l’uva è ancora acerba viene raccolta e l’estratto che se ne ricava è acido e viene utilizzato a mò di aceto per condire piatti e insalate.

Insomma, recatevi nell’ovest dell’Iran per scoprire a Shazand, vicino ad Arak, le sorgenti come quella di Abbas Abad: sono una delle meraviglie sconosciute dell’Iran!

*E' un programma a cura di Davood Abbasi, guida turistica ufficiale dell'Iran