Giu 07, 2020 07:00 CET
  • Moschee nel mondo (26), La moschea di Boratha o Burtha,  in Iraq

La moschea nella cultura e nel pensiero islamico viene considerata la casa di Dio, il luogo dove i fedeli esprimono la loro adorazione nei confronti dell'unico Dio Onnipotente. Non a caso, questi edifici, sono anche la massima espressione dell'architettura e di numerose arti sviluppatesi nei secoli, nel mondo islamico. Con questa rubrica, vogliamo farvi conoscere, le piu' belle moschee del mondo!

Oggi ci dedichiamo alla presentazione della moschea di Boratha o Burtha, situata in Iraq e precisamente a Baghdad, capitale di questo paese.

La porta principale della moschea si apre al Sahn o cortile e per accedere ad esso bisogna scendere qualche gradino.

Una volta giunti nella corte centrale, ad est si nota un grande Ivan o portico che introduce alla parte coperta, dove si trova la sala della preghiera, parte principale della moschea.

A nord e a sud dell’Ivan, ci sono due grandi minareti abbelliti con le maioliche, che attirano l’attenzione dei visitatori anche da lontano. Presso il Mihrab di questa moschea, si trova anche il punto dove prego’ Ali Ibne Abitaleb, principe dei credenti, figura luminosa della religione islamica.

La moschea prende nome dal quartiere dove si trova, che a sua volta e’ situato nella zona Karkh di Baghdad. Un tempo la moschea era in periferia ma oggi dista solo 3 chilometri dal centro della citta’, e quindi e’ stata inglobata dalla citta’.

 

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I testi storici narrano che Abu Shuaib Borathi fu il primo a stabilirsi in questa zona e a costruirvi una capanna di canne di bambu’, dove inizio’ a pregare il Signore. Un giorno una ragazza di nobile famiglia si avvicino’ alla sua capanna e quando lo vide in preghiera in quell’angolo felice, disse a lui che avrebbe voluto essere servitrice di quella casa.

Abu Shuaib le chiese se era disposta a lasciare la sua tribu’ e quando la ragazza annui’, i due si sposarono e fino alla fine dei loro giorni rimasero in quella capanna pregando il loro Signore.

Secondo alcuni testi storici, dopo la morte dei due pii innamorati, in questo luogo venne costruito un convento cristiano. Nel 567 d.C., quando il principe dei credenti della storia islamica, Ali ibne Abitaleb, arrivo’ in questo territorio con il suo esercito, il monaco che viveva nel convento disse: “Non fermarti in questa terra con le tue armate”. Ali’ (la pace sia con lui), chiese: “In questa terra non puo’ fermarsi nessuno, a meno che sia un profeta o il successore di un profeta che si batte per la via del Signore. Questo e’ cio’ che i nostri testi sacri ci hanno profetizzato”. L’Imam Ali (la pace sia con lui), affermò: “Io sono il successore del signore dei profeti ed il signore tra i successori”. A quel punto il monaco disse: “Spiegami le leggi della vostra religione, i nostri testi sacri dicevano di aspettarti qui. Tu mi mostrerai un luogo dove sono passati Gesu’ e Maria”. Ali’ disse: “Non dire altro”. E quindi avanzo’ di qualche passo e diede un colpo col piede ad un punto del terreno; a quel punto, sotto i suoi piedi sgorgo’ l’acqua di una sorgente. A quel punto l’Imam Ali ricordò: “Questa e’ la stessa sorgente che al momento della nascita di Gesu’ sgorgo’ sotto i piedi di Maria”.

A quel punto Ali’ ordinò di scavare un pozzo tre metri e mezzo piu’ in là; cosi fecero ed allora si vide una pietra bianca che brillava. Ali’ (la pace sia con lui), spiego’ che quella era la pietra su cui Maria aveva posto Gesù (la pace sia con lui), dopo la sua nascita.

Ali (la pace sia con lui), prese quella pietra, la mise in direzione della Mecca, e davanti ad essa si mise a pregare e per quattro giorni si fermò in quella terra.

 

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I miracoli legati alla presenza di Ali’ nella moschea di Boratha, fecero si’ che i suoi seguaci costruissero una moschea in quel luogo che divenne un luogo di pellegrinaggio.

Negli anni del califatto degli Omayyadi e degli Abbasidi, la moschea di Boratha divenne il luogo di riunione degli innamorati della famiglia del profeta e degli sciiti. Nel periodo del califfato di Muqtadir Billah, califfo Abbaside, questa moschea divenne un grandissimo centro di riunione di fedeli e cio’ suscito’ l’invidia del califfo che ordinò quindi di radere al suolo la moschea. Nel periodo di Al Razi Billah, nel decimo secolo dopo Cristo, la moschea venne riedificata. Nei periodi successivi venne restaurata piu’ volte e nel 2006 fu anche vittima di un attacco terroristico che causo’ 69 morti e 130 feriti.

Ad ogni modo, tuttora, questa moschea e’ considerata uno dei luoghi di riunione degli sciiti iracheni e in essa hanno insegnato anche grandi dotti come Sheikh Mofid.

 

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Cari amici ci auguriamo di ritrovarvi la prossima puntata.