Giu 07, 2020 07:48 CET
  • Moschee nel mondo (27), la moschea di Noqte’ o Masjid-ul-Aghsab,  ad Aleppo

La moschea nella cultura e nel pensiero islamico viene considerata la casa di Dio, il luogo dove i fedeli esprimono la loro adorazione nei confronti dell'unico Dio Onnipotente. Non a caso, questi edifici, sono anche la massima espressione dell'architettura e di numerose arti sviluppatesi nei secoli, nel mondo islamico. Con questa rubrica, vogliamo farvi conoscere, le piu' belle moschee del mondo!

 In questo programma vi vogliamo presentare la moschea di Noqte’ o Masjid-ul-Aghsab, situata ad Aleppo, una delle piu’ famose della Siria.

Questa moschea e’ il luogo dove arrivo’ la carovana dei famigliari dell’Imam Hussein (la pace sia con lui), fatta prigioniera dai soldati del malvagio califfo Yazid dopo la carneficina di Karbala. Questa moschea, situata vicino al monte Joshan, e’ quindi ricordo di uno dei momenti molto dolorosi della storia islamica. I maledetti soldati di Yazid, posarono in questo luogo la testa dell’Imam Hussein (la pace sia con lui), che stavano portando a Damasco, insieme alla sua famiglia fatta prigioniera, come trofeo di battaglia.

Quando ripartirono da qui, e ripresero la testa, da essa caddero delle gocce di sangue su una pietra. Quando la carovana fu lontana, e la gente vide quelle gocce di sangue dell’Imam Hussein, nipote del profeta dell’Islam, inizio’ a radunarsi e a piangere per l’atroce destino che gli era stato destinato. Da quella data in poi, ogni anno, in quella data, la popolazione di Aleppo si riuniva intorno a quella pietra per celebrare il lutto dell’Imam Hussein (la pace sia con lui).

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Tutto cio’ prosegui’ fino a quando un malvagio califfo Omayyade, Walid bin Abdulmalik bin Marwan, trafugo’ la pietra con la speranza che la gente non celebrasse piu’ tale cerimonia di commemorazione, ma cio’ non avvenne.

Secondo alcune tradizioni storiche, la moschea di Noqte’ o Masjid-ul-Aghsab, coincide con il luogo dove un tempo sorgeva il convento cristiano del monaco Ghennasrin; secondo il narratore e storico islamico Ibne Shahr Ashub, il monaco di questo convento, si fece prestare la testa mozzata dell’Imam Hussein (la pace sia con lui), e la porto’ nel convento e poco dopo divenne musulmano.

La moschea di Noqte’, era fatta inizialmente da una sola cupola, e venne realizzata nel periodo del califfo Omayyade, Umar ibne Abdulaziz, nel nono secolo islamico. Nel periodo di Seifoddole’ Hamdani’, nell’undicesimo secolo dopo Cristo, la moschea viene ampliata e restaurata. Questo luogo di culto, nel corso del primo conflitto mondiale, venne utilizzato come deposito di armi da parte dell’impero ottomano; alla fine del conflitto, con l’insurrezione popolare, l’esplosivo all’interno della moschea esplose e l’edificio venne distrutto e venne abbandonato per alcuni decenni. Per via del suo valore storico, legato all’Imam Hussein (la pace sia con lui), il luogo di culto venne ricostruito tra il 1961 ed il 1967.

 

 

 

La moschea di Noqte’, oggi detta anche Mashhad ul Hussein, e’ costruita, in prevalenza, con la pietra, ed e’ una delle maggiori attrazioni di Aleppo. La moschea ha due cortili, uno maggiore e uno minore; il secondo cortile e’ piu’ antico di quello piu’ grande.

La moschea al Aghsab, e’ anche il nome di una moschea che si trova all’interno della citta’ di Damasco. In questa moschea si trovano sepolti i resti di Hujr ibne Uday e dei suoi compagni; questo personaggio della storia islamica si presento’ dal profeta dell’Islam e dopo aver ascoltato le sue parole si converti’ alla religione islamica. Al momento della conquista della Siria, detta Sham in antichita’, Hujr ibne Uday fu uno dei soldati piu’ coraggiosi ed oltre alle ottime doti militari, era anche un uomo molto pio e religioso e per questo venne soprannominato Hujr al Khair, ossia Hujr il buono.

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Dopo il martirio dell’Imam Ali (la pace sia con lui), e l’imposizione della pace all’Imam Hassan (la pace sia con lui), i governatori delle diverse citta’, su ordine del califfo Moaviah, iniziarono a perseguitare i sostenitori di Ali (la pace sia con lui) e ad ucciderli con motivi pretestuosi.

Uno dei sostenitori dell’Imam Ali che era molto famoso e che Moaviah ordino’ di uccidere era proprio questo Hujr Ibne Uday, che venne assassinato insieme ad altri 6 suoi compagni ed uno di questi, apparentemente, era suo figlio.

I corpi di questi 7 martiri vennero sepolti vicino alla tomba di Rughayyah, figlia dell’Imam Hussein, e nel corridoio della moschea, una scritta ricorda che li’ sono sepolti sette degli apostoli del profeta dell’Islam. Il governatore Amir Nasereddin Ibne Manjak, distrusse nel 15esimo secolo la costruzione iniziale di essa e la rifece da capo e per questo tale moschea di Damasco oggi viene chiamata anche moschea di Manjak.

Bisogna dire che durante gli attacchi dell’Isis a questa moschea siriana, la tomba di Hujr Ibne Uday al Kendi e’ stata profanata ed il corpo dell’apostolo di Maometto e’ stato trasportato in un luogo occulto.

  

 

 

Cari amici ci auguriamo di ritrovarvi la prossima puntata. A presto!