La Rivoluzione islamica: Sviluppo e produzione (14)
La repubblica Islamica dell’Iran, viene considerato uno dei paesi più grandi nel mondo che dal punto di vista climatico hanno le quattro stagioni all’interno dei propri confini.
Caratteristica importantissima questa, per quanto riguarda le potenzialità infinite nella produzione del materiale alimentare e agraria e nella realizzazione effettiva dello slogan il salto nella produzione nazinale, prosto dalla guida suprema, l’Ayatollah Khamenei, all’inizio di quest’anno.
Attualmente, l’agricoltura con la sua grande produttività, il 26 per cento della produzione interna lordo e altrettanto 26 per cento delle asportazioni non petrolifere, rappresenta la fetta più grande dell’economia del nostro Paese,subito dopo il settore dei servizi.
Questo settore, svolge anche un ruolo fondamentale nell’occupazione giovanile, e nello sviluppo della tecnologia complementare a quella agraria come il settore della produzione dei macchinari pesanti e di una vastissima gamma di prodotti necessari per la meccanizzazione dell’agricoltura.
Ali Kiani Rad, il direttore del centro studi per l’economia agraria, parlando della questione del miglioramento delle condizione di vita nei villaggi e nelle campagne in Iran ha detto: “Il ministero dell’agricutura intende attuare dei piani di lavoro studiati nei minimi dettagli, per aumentare la produzione interna e quindi la riduzione delle importazioni dei prodotti alimentari e di tutto ciò che riguarda il settore dell’agricoltura e dell’allevamento bestiame”.
La realizzazione del progetto di salto nella produzione, deve necessariamente passare dal canale dell’agricoltura in quanto la parte più importante della vita di tutti gli iraniani in modo diretto, sia per quanto riguarda l’occupazione che il tasso dell’inflazione. Considerando il fatto che la parte più consistente delle importazioni del nostro paese avviene proprio nel settore dell’agricoltura, ovvero quello dei semi come il granoturco, zucchero, grano, riso e il settore dei farmaci e vacini veterinari, il governo e I finanzieri attivi nel settore agraria non hanno altra scelta che investire maggiori sforzi economici e tecnologici in questo settore cercando di realizzare al quanto prima l’autosufficenza in questo ambito. L’altro aspetto altrettanto fondamentale di tale progetto è poter avvicinare la soglia dell’indipendenza nel settore della produzione dei semi al livello industriale, in quanto la base di tutte le forme di coltivazione e produzione di massa delle materie agricole ed alimentari.
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