Set 24, 2022 11:04 CET

Amici, oggi vi presenteremo un’altra parte di un programma a puntate dedicato allo slogan di quest’anno, scelto e proclamato dalla Guida Suprema della rivoluzione islamica, Ayatllah seyyed Alì khamanei, la produzione, la ricerca e l’occupazione.

La parola Produzione nazionale da diversi anni è al centro dell’attenzione e delle raccomandazioni dell’Ayatolah Seyyed Alì Khamenei, la Guida Suprema della rivoluzione islamica e tale attenzione non è certo solo uno slogan o il titolo di un discorso ma in realtà si tratta di un obbiettivo nazionale importantissimo per cui raggiungere il sommo Leader negli anni recenti sta richiamando tutte le forze del nostro Paese. Come ha spiegato più volte anche la Guida Suprema, l’importanza di investire tutte le potenzialità del nostro Paese per aumentare la produzione interna sta nel raggiungere il traguardo fondamentale per cui la Repubblica Islamica è stata fondata, la l’indipendenza e l’autonomia economica, politica, militare e industriale. Ed ecco perché la prospettiva futura ventennale provvede importanti passi in avanti sul miglioramento della produzione interna sia dal punto di vista qualitativo sia quello quantitativo. In uno dei suoi primi discorsi dove l’Ayatollah Khemenei ha dato l’inizio alla campagna nazionale della produzione interna, nel marzo 2017 dichiarò: "Senza un’economia forte non si può raggiungere la dignita’ e la sicurezza stabile; dobbiamo preparare il terreno fertile per il salto economico, l’unità nazionale e l’alleanza tra popolazione e governo”.

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Nei suoi discorsi tenutisi in occasione dei varie riccorrenze la Guida suprema ha sempre sollecitato i giovani iraniani a puntarsi verso l’alto sia per quanto riguarda la ricerca scientifica sia sul tema della crescita dell’industria iraniana: "Il punto prioritario e decisivo per il futuro e’ la produzione nazionale”. L’Ayatollah Khamenei poi nei successivi anni ha sempre ricordato che l’occupazione, l’uso dei talenti, il risparmio della valuta straniera e l’utilizzo delle potenzialita' rimangono punti fermi degli obiettivi della Repubblica Islamica a breve, medio e lungo termine. Anche perché tali biettivi sono in realtà la conseguenze positive dell’aumento della produzione interna della nazione. Il ripetuto richiamo nazionale da parte dell’Ayatollah Seyyed Alì Khamenei ci fa comprendere che ogni iraniano si dovrebbe sentire responsabile nella questione della produzione interna, ricordando che "l’importazione delle merci che vengono prodotte nel Paese deve essere proclamata un peccato e un’azione moralmente illecita” ha sottolineato il sommo leader. L’altro punto importante della scelta degli slogan fondati sull’autonomia economica e produttiva da parte della guida suprema mette in risalto che ogni iraniano deve essere sicuro della possibilità di risolvere qualsiasi problema con le forze interne e che fondamentalmente non esistono problemi senza soluzione come ha sottolineato il sommo leader: "L’Iran e’ una nazione ricca e non a caso l’occhio avido degli imperialisti e’ puntato sulla nostra terra, ma sappiano che porteranno con se nella tomba il sogno di poter saccheggiare il Paese”.

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