Nov 28, 2022 10:49 CET

Salve, cari amici oggi  proseguiamo il nostro viaggio  nella bellissima città di Isfahan, nel centro dell'Iran. L’Arte e l’Architettura sono la testimonianza dell’amore dei persiani per la delicatezza, la precisione, la chiarezza delle forme e l’armonia dei colori.

Ad Isfahan ad esempio si respira un’aria artistica mistica creata dagli edifici, dai ponti incantati e dai grandi viali. È una città di grande bellezza e caratterizzata da un’architettura splendida e magnifica.

Una delle attrazioni della citta' di Isfahan e' la Moschea antica  jameh ovvero del Venerdì che risale ai albori dell'Islam.La Moschea jameh antica di Isfahan è probabilmente l'espressione architettonica più importante della dominazione selgiuchide in Persia (1038-1118) e delle successive aggiunte nei secoli successivi. Dal 2012 è divenuta anche un bene protetto dall'UNESCO. Secondo gli studi il luogo era  un tempio del fuoco nel periodo sassanide. Nel 1051 Isfahan divenne la capitale dei selgiuchidi. La potenza dell'Impero selgiuchide trovò concreta manifestazione in una serie di edifici, dei quali il più importante era la moschea jameh antico di Isfahan. Qui, in un solo edificio e nei suoi restauri è illustrata tutta la storia della città.

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La moschea è, strettamente collegata con il tessuto urbano, con due minareti fiancheggianti a 4 l'iwan e le 2 grandi cupole (meridionale e settentrionale) che si stagliano nettamente sul profilo cittadino, costituendo un elemento panoramico inconfondibile. L'integrazione della moschea nella città è data dai numerosi accessi che si aprono lungo le mura che la delimitano. Oggi la porta , sud-ovest, viene utilizzata e risale al periodo Safavide. All' interno della moschea c'e' un grande cotile , tutt'intorno vi sono 4 iwan contrapposti, e ci sono i portici che circondano il cortile . Il cortile è racchiuso da un'arcata su due livelli, sorta di fondale bidimensionale, decorata con piastrelle smaltate che formano disegni floreali e geometrici in diverse tonalità di blu, in bianco e in giallo. Gli archi sono disposti simmetricamente attorno ai quattro iwan posti al centro di ciascuno dei muri. Nonostante le ingenti modifiche apportate alla struttura nel corso dei secoli, essa conserva un'unità strutturale, decorativa, cromatica e di materiali.

Quattro iwan non sono tutti di uguale importanza e tale fatto è reso evidente dalle loro diverse dimensioni, strutture e decorazioni. Gli iwan orientale e occidentale sono costruiti con tecniche analoghe e nello stesso periodo, presentano elementi architettonici tardo-safavidi. Essi hanno nomi che testimoniano la loro funzione. L'iwan occidentale è chiamato "seggio del maestro" (ustadh), quello orientale "seggio dell'allievo" (shagird) essendo stati costruiti da maestro e allievo.

L'iwan meridionale ,precede la sala con cupola con un miḥrāb, è indubbiamente il più importante dei quattro. Al di sotto dell'iwan sono state trovate colonne e basamenti della moschea originaria. Le aree coperte che si estendono tra i quattro iwan sono sale ipostile comprendenti una serie di piccole cupole, costruite verso il XII secolo.

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Le due cupole hanno diverse tipologie di decorazioni. In quella meridionale sono rintracciabili ancora tracce di ornamenti in stucco, mentre la cupola settentrionale è prevalentemente decorata da disegni integrati nella struttura, costituiti da mattoncini. I loro diversi gradi di rilievo e le disposizioni creano una vasta gamma di disegni. Come parte del processo di ricostruzione della moschea danneggiata, Nizam al-Mulk, visir del periodo Selgiuchide ordinò nel 1086 la costruzione di una sala con cupola (avente lati di 15 metri e un'elevazione di 30 metri) nell'ala sud-ovest. Commissionata da Taj al-Mulk (successore di Nizam al-Mulk), la cupola di nord-est fu costruita nel 1088-9. A causa della posizione distaccata della struttura dal resto del complesso è stato ipotizzato che l'area venisse utilizzata come spazio privato di preghiera, zona riservata alle donne o anche come biblioteca. Di dimensioni più contenute e collocata sullo stesso asse longitudinale della cupola meridionale. Nell'interno vi sono versetti coranici, composti disponendo piastrelle colorate.La cupola settentrionale è un'epitome di perfezione matematica, resa evidente dall'armonia delle sue suddivisioni orizzontali e verticali e raggiunta attraverso una precisa gerarchia nella disposizione delle sue componenti, basata sulla sezione aurea. La sua perfezione architettonica l'ha portata a resistere ai molteplici terremoti nel corso di oltre 900 anni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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