Islam, la mia scelta(121):Jemima Gold Smith
Una delle verità fondamentali stabilita dai testi sacri islamici è che nessuno può essere costretto ad accettare l'Islam.
E' dovere dei musulmani fare in modo che la gente possa distinguere il bene dal male. Dopo di che, chi vuole accettare l'Islam può farlo e chi vuol continuare a non credere può farlo. Nessuno deve essere minacciato o danneggiato in alcun modo, se non vuole accettare l'Islam.
Tra le molte prove esistenti a riguardo citiamo sono le seguenti. Dio dice:
"Non c'è costrizione nella religione. La retta via ben si distingue dall'errore. Chi dunque rifiuta l'idolo e crede in Allah, si aggrappa all'impugnatura più salda senza rischio di cedimenti. Allah è audiente, sapiente." (Corano 2:256)
Dio afferma ancora: "Se il tuo Signore volesse, tutti coloro che sono sulla terra crederebbero. Sta a te costringerli ad essere credenti?" (Corano 10:99)
Per quanto riguarda la conversione, questo deve essere fatto tranquillamente diffondendo il messaggio con la parola scritta e parlata. Non c'è posto per l'uso di armi per costringere la gente ad accettare l'Islam.
Il Profeta, disse nella sua lettera al governatore romano Eraclio:
"Vi invito ad accettare l'Islam. Se accettate l'Islam, troverete la sicurezza. Se accettate l'Islam, Dio vi darà una doppia ricompensa. Tuttavia, se lo deprecate, su di voi sarà il peccato ."
Una volta che le persone hanno sentito il messaggio senza ostruzione o impedimento, la prova è stata rivelata loro; quindi il dovere dei musulmani è fatto. Coloro che desiderano credere sono liberi di farlo e coloro che preferiscono non credere sono altrettanto liberi di farlo. Jemima Gold Smith e' una ragazza britannica che ha deciso volontariamente e liberamente di abbracciare la fede islamica. Vi invitiamo a sentire la storia del suo ritorno all’Islam. Non mancate!
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Jemima Gold Smith è nata in una ricca famiglia in Gran Bretagna. Suo padre, Sir James, era un miliardario. Jemima ricordando la sua vita agiata prima della sua conversione all’Islam, racconta: ”Io godevo di un'ottima condizione economica e avevo una vita piena di lusso, piacere e sfarzo. Potevo ottenere facilmente tutto ciò che desideravo. Però dentro di me provavo sempre una sensazione strana di insoddisfazione e man man per me questa vita agiata e comoda a Londra perse il suo splendore di una volta. Ormai mi resi conto che quei bei abiti da sera costosi e di lusso non facevano parte del mio vero carattere; sentivo che la verità della vita era un’altra cosa, fuori da tutta quella vita lussuosa e superficiale. Ormai questa vita piena di piacere e ricchezza non mi soddisfaceva più, anzi mi turbava e mi metteva in agitazione. Quindi decisi di scoprire lo scopo della vita e trovare la verità nascosta in me stessa. Così iniziai una lunga ricerca. Studiai la cultura e la religione di altri popoli e scoprii che i musulmani vivevano una vita più bella rispetto ai seguaci di altre religioni. Il loro modo di vita e la maniera in cui si comportavano mi interessarono molto. Conoscendo di più i musulmani compresi che l’Islam per me era proprio quello in cui potevo rifugiarmi e e trovare finalmente la serenita'. Fu così che decisi di abbracciare l’Islam e diventare musulmana.”
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“Nell’Islam, davanti al Signore, i ricchi e i poveri erano uguali e l’orgoglio della ricchezza non aveva alcun valore, anzi, le virtù come la purezza, l’educazione, la gentilezza e l’umanità venivano apprezzate molto. Secondo gli insegnamenti islamicichi si sottometteva completamente al Signore avrebbe avuto la Salvezza e la Felicità eterna in questa vita e nell’altra. Infatti la fede islamica considerava la vita come un equilibrio tra la vita spirituale e quella terrena.
Io mi sposai poi con un musulmano pakistano e insiema a mio marito andai a vivere in Pakistan. La notizia del mio matrimonio con un musulmano fece schierare i media britannici contro di me. Loro mi presentavano come una ragazza inesperta e sempliciona che voleva passare il resto della sua vita in difficoltà e isolamento. Pensavano che mio marito mi avesse costretta ad abbracciare l’Islam; non sapevano che nell’Islam nessuno poteva essere costretto ad accettare questa religione. Anzi, l’Islam era la fede che regalava la vera libertà all’essere umano.
Nell’Islam, per esempio, le donne non vengono usate come strumento per messaggi pubblicitari a sfondo sessista e non sono schiave degli uomini. Le donne musulmane possono decidere da sole per la propria vita e al contrario della propaganda negativa diffusa contro l’Islam in Occidente, nella dottrina islamica la donna è uguale all'uomo riguardo alla natura umana e nessuno può costringerla ad accettare una fede. Oggi sono molto contenta della mia scelta e di aver sposato un uomo musulmano. Anche se all’inizio era un po' difficile adattarmi alla cultura di un altro paese però grazie al sostegno di mio marito e della sua famiglia ho iniziato la mia nuova vita. Era come se fossi nata un ‘altra volta”, conclude la neo-musulmana britannica che dopo la sua conversione all’Islam ha scelto il nome di Haiqa.