Fanatismo: il falso volto dell’Islam (19)
“Il tawassul”(intermediazione), come vi abbiamo già spiegato è prendere qualcosa o qualcuno come mezzo per arrivare fino ad Allah e avvicinarLo.
“O voi che credete, temete Allah e cercate di giungere a Lui con le opere buone, e lottate per la Sua Causa, affinché possiate prosperare. “(Al Maaida 5: 34)
La parola ‘wassila’, menzionata nel versetto significa mezzo o strada attraverso il quale si cerca l’avvicinamento ad Allah compiendo opere buone. Secondo la tradizione islamica Tawassul è di tre tipi: il primo Tipo di Tawassul: Questo si fa tramite le opere buone. Cosi, un fedele prega al Suo Dio usando le sue opere buone.
L’altro tipo del Tawassul è quello che si fa attraverso gli awliyà e devoti di Allah così come viene raccontato nella storia del Profeta Giuseppe, quando i suoi fratelli si pentirono delle sofferenze che avevano fatto subire a Giuseppe, andarono dal loro padre e dissero:” O padre, implora perdono per i nostri peccati, ché veramente siamo colpevoli.Rispose: “Implorerò per voi il perdono del mio Signore. Egli è il Perdonatore, il Misericordioso”. Infatti i figli di Giacobbe per mezzo dell’invocazione del padre chiesero a Dio di perdonarli. Il Terzo Tipo di Tawassul: Questo Tawassul si fa, chiedendo a un buon credente, che faccia du’a per te, e non cercare il Tawassul attraverso una persona, chiunque esso sia. Questo tipo di Tawassul fu anche molto diffuso tra i compagni del profeta nei primi anni dell’avvento dell’Islam.
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Tutti I musulmani concordano sulla autenticità e sul lecito del Tawassul, attraverso le buone opere. Però come vi abbiamo già detto i wahabbiti e salafiti ritengono che non si debba chiedere ad una persona invece di chiedere ad Allah e considerano tale atto come shirk (miscredenza). Però perfino i grandi ulema sunniti accettavano tale tipo di Tawassul e non lo chiamavano mai Kufr(paganismo). L'Hadith dell’uomo cieco, di cui abbiamo parlato anche nelle puntate precedenti, si trova proprio nelle raccolte di Nisai e di Thirmidi ed è stato trovato rigorosamente autentico (sahih) da tutti gli studiosi di ahadith sunniti e perfino Ibn Taymiyya ed Ibn al Qayyim l'accettarono. In questo Hadith un uomo cieco andò dal Profeta (as) e gli chiese di pregare Allah affinche lo curasse. Il Profeta (as) gli ordinò di fare una buona abluzione e di chiedere ad Allah con questa preghiera: "O Allah, ti chiedo e mi rivolgo a Te per mezzo del Tuo Profeta Muhammad, Profeta della Misericordia. O Muhammad, io mi rivolgo al Signore per mezzo tuo per il soddisfacimento del mio bisogno. O Allah, rendilo il mio intercessore." Appena ebbe recitato questo du'à, egli riacquistò la vista." (Nisai, Thirmidi)
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Secondo Ibn Taymmya però se qualcuno cerca il soccorso e la mediazione di un profeta, un wali, o un devoto è un mushrik. Il fondatore del Salafismo parlando al riguardo disse:” Chi visita la tomba del Profeta e dei credenti devoti e gli chiede di curare la sua malattia o pagare il suo debito è un mushrik(politeista). Perchè nessuno all’infuori di Allah onnipotente è in grado di esaudire le sue richieste. Tale persona va costretta a chiedere il perdono e se non lo fa e non si pente, va uccisa”.
Anche Ibn Wahhab che si presentava sempre come un salafita e seguiva i pensieri di Ibn Taymyya riguardo al concetto di tawassul disse:”versare il sangue e sequestrare i beni di coloro che prendono il Profeta (as) e gli awliyà allah come mezzo (wasila) verso Allah, e attraverso di loro cercano l’avvicinamento al Signore, è "lecito" (halal). “
Però in realtà non si fa la richiesta ad una persona, si chiede proprio ad Allah! Nessuno può accogliere le richieste fuorchè Allah. Ma ci sono delle strade per avvicinarsi al Signore.
Abdul-Aziz ibn Abdullah Al ash-Sheikh il grande mufti saudita riguardo al Tawassul dice:” visto che il Profeta è morto ogni suo contatto con questo mondo viene tagliato e non è più in grado di fare niente, nemmeno di pregare per qualcuno. Quindi prendere una persona impotente come mezzo verso Allah è logicamente sbagliato e può condurre a Shirk”.
Però per quanto riguarda la presunta impossibilità di intercedere dal profeta agli awliyà dopo la loro morte abbiamo già argomentato che la vita terrena non è una non è una condizione senza la quale non si può esercitare la facoltà di intercedere perché tale facoltà è legata al permesso di Allah e non alla particolare condizione nell’esistenza dell’intercessore. E poi anche coloro che ritengono assurda il tawassul ai profeti e devoti defunti non tengono conto che la loro vita oltretomba è ancora diversa rispetto a quella di tutti gli altri defunti.
Gli ulema wahabbiti cercano di indicare solo gli sciiti come quelli che ricorrono al Tawassul e così lo chiamano kafir e infedeli. Il Consiglio permanente di Ifaa(Centro wahabbita incaricato per emettere fatwa) in risposta a una domanda sul matrimonio con un sciita scrive:” Il matrimonio di un fedele sunnita con un sciita e comunista non è lecito e tale matrimonio sarà annullato perchè gli sciiti fanno il tawassul ad ahl al bayt e tale atto è un grande shirk”.
Tutto mentre gli sciiti che vengono accusati dai wahabiti come kafir e infedele e degni di essere uccisi, condividono credenze e valori principali con i sunniti. Anche loro, come i sunniti credono in un Dio Unico, testimoniano nella profezia del Profeta Muhammad. recitano il corano e ritengono vero il giorno del Giudizio e la vita oltretomba.