Gen 21, 2017 12:24 CET

PARSTODAY-iniziamo col nome del Signore. Salve gentili ascoltari. Siamo con voi con un’altra puntata della Rubrica settimanale “la Storia dei profeta” dedicata alla vita degli inviati di Dio.

Amici, vi abbiamo narrato che il Profeta Saleh per anni predicò il popolo di Samud il ritorno al Signore e l’abbandono dell’idolatria però questi miscredenti tagliarono i garretti alla cammella  che Dio gli aveva inviato come un segno e così arrivò il castigo divino e infine un grido fortissimo dall’alto li uccise tutti. Per anni nessun messaggero venne dopo il profeta Salih. Poi Dio affidò la profezia a uno dei suoi nobili e pii servi, Abramo. Egli viveva a Ur, una città della Babilonia in Mesopotamia, odierno Iraq. i Babilonesi erano divisi in tre parti: una parte erano idolatri, la seconda parte adorava le stelle: la luna e il sole, mentre la terza parte adorava i re. A quei tempi, quattro mila anni fa, regnava sulla terra un re tiranno di nome Namroud Ben Canaan che si autonominò un dio. Non c’era nessuno che adorava Dio Onnipotente. Il Profeta Abramo nacque in una delle famiglie brillanti di quel tempo , suo padre fu morto e il suo padre adottivo che si chiamava Azar,faceva lo scultore e scolpiva idoli, rivendendoli. Abramo, crescendo, non si prosternò mai nè a un idolo e nè al sole e alla luna. Egli In tutta sincerità rivolgeva il suo volto verso Colui Che creò i cieli e la terra: e non fu mai tra coloro che associavano