Storia dei profeti (12)
PARSTODAY-Iniziamo col nome del Signore dei mondi. Salve gentili ascoltatori. Benvenuti ad un’altra puntata della rubrica”Storia dei profeti”.
Nella puntata precedente vi abbiamo narrato quando le genti fecero ritorno nella città trovarono il tempio distrutto ed accusarono Abramo che era l’unico presente. Le autorità idolatre andarono su tutte le furie lo gettarono nel fuoco. Ma non appena Abramo entrò nel fuoco, Iddio lo rese freddo. Dopo quest’episodio, la notorietà del profeta Ibrahim crebbe ed il Re di Babilonia Nimrud si accorse che stava perdendo potere e che il suo regno era in pericolo, in quanto aveva sempre fatto credere alla gente di essere un dio. Quindi decise di togliere di mezzo il buon profeta con un nuovo piano. Invece di ucciderlo decise di rendere sempre dura e difficile la vita a Abramo e ai suoi pochi seguaci e di costringerli a esiliare. Così Abramo migrò insieme ai suoi compagni nella terra di Sham. Nel viaggio verso Sham, il Profeta di Dio fece una tappa a Harran, nella odierna Turchia sudorientale. La gente di Harran adorava le stelle, il sole e la luna. Il profeta Abramo usando la ragione e logica cercava di convincerli che le stelle non potevano essere veri dei e non potevano procurare né danno né utilità. Ormai Abramo fu molto conosciuto a Harran e dovunque la gente si parlava di lui e del suo invito ad adorare un Dio invisibile