Fanatismo: il falso volto dell’Islam (9)
-
وهابیت
Nella puntata precedente vi abbiamo raccontato che l’esercito dell’impero Ottomano dopo una campagna difficile distrusse la capitale del primo stato saudita ovvero Diryya. Uno dei seguaci di Ibne Wahab, Turki ibne Abd Allah ibne Saud riuscì pero' a dar vita nel 1824 al secondo Stato wahabita, con Riyadh come capitale; la famiglia rivale degli Al Rashid mise fine a questo secondo Stato e conquisto' Riyadh nel 1892.
Nel 1902, Abd al-Aziz ibne Saud, dell'antica famiglia regnante rifugiatasi in Kuwait, sconfisse la famiglia Al Rashid e riconquistò Riyadh. L'Impero britannico, che sperava di vedere l'uscita dell'Impero ottomano dall'Arabia, strumentalizzò il Wahhabismo per fini geopolitici garantendo un forte appoggio a questa falsa setta nella sua opera di conquista della regione araba ed aiuto' i Saud ad espandersi in quel luogo.
Nel 1925, le forze di Abd al-Aziz s'impossessarono della città santa de La Mecca da 700 anni sotto il dominio degli hashemiti. L'8 gennaio 1926, i leader della Mecca, di Medina e di Jeddah proclamarono Abd al-Aziz re dell'Hijaz. Nel 1927, il governo britannico, firmando il trattato di Jeddah, riconobbe l'indipendenza dell'Hejaz e del Najd con Abd al-Aziz come sovrano. Con il riconoscimento ed il sostegno dei paesi occidentali ed in particolare della Gran Bretagna, Abd al-Aziz continuò a consolidare il suo potere. Nel 1928, le sue forze avevano ormai invaso la maggior parte del centro della penisola araba. Tuttavia, l'alleanza tra gli Ikhwan e gli Al Sa'ud crollo' quando il sovrano proibì ulteriori raid.
***
Le poche porzioni di Arabia centrale non sotto il controllo saudita avevano infatti siglato trattati di protezione con Londra. Questo non stava bene agli Ikwhan, abituati a considerare tutti i non-wahhabiti come infedeli. Nel 1927 si scatenò la loro rivolta. Dopo due anni di combattimenti, i membri della fratellanza sono stati sconfitti definitivamente da Abd al-Aziz nella battaglia di Sabilla del marzo 1929.
Il 23 settembre 1932, Abd al-Aziz unì i suoi domini nel Regno dell'Arabia Saudita, con se come sovrano assoluto. Il nuovo Stato adottò il Wahhabismo come dottrina ufficiale, giustificando agli occhi del mondo islamico la sua legittimità con il possesso ed il controllo dei due più importanti luoghi santi dell'Islam: La Mecca e Medina.
Ma la sua influenza non sarebbe stata così duratura se il suo sottosuolo non avesse mostrato una straordinaria ricchezza di idrocarburi.
Nel 1938 in Arabia Saudita fu scoperto il petrolio da alcuni geologi americani che lavoravano per la Standard Oil of New York (SOCONY), in collaborazione con funzionari sauditi. Su suggerimento dei suoi consiglieri St John Philby e Amin al-Rihani, nel 1944, concesse l'autorità sostanziale sui campi petroliferi sauditi alle compagnie americane, con grande costernazione degli inglesi che avevano investito molto denaro nell'ascesa al potere del monarca nella speranza di aver accesso alle riserve di petrolio che si credevano ingenti. La scoperta del petrolio trasformò economicamente il paese e aumentò a dismisura l’importanza strategica dell’Arabia Saudita e determinò l’accentuarsi dell’interesse e della presenza delle potenze occidentali in questo territorio che davano l’appoggio al re dei wahabbiti riconoscendolo come il sovrano legittimo della Penisola araba.
***
La ricchezza petrolifera portò con sé una grande quantità di potere e di influenza che, naturalmente, Abd al-Aziz usò a suo vantaggio nell'Hijaz. Impose a molte tribù nomadi di interrompere faide, guerriglie e vendette. Cominciò anche a diffondersi l'applicazione dell'ideologia del nuovo regno, basato sugli insegnamenti di Muhammad ibne Abd al-Wahhab. Ciò porto' alla fine dei riti tradizionalmente sanzionati dei pellegrinaggii, riconosciuti dalle scuole ortodosse di giurisprudenza, ma in contrasto con gli insegnamenti di Muhammad ibne Abd al-Wahhab.
Abd al-Aziz apparentemente cercò di mantenere il suo paese neutrale nella Seconda Guerra Mondiale, anche se mostrò il suo sostegno agli Alleati.
Abd al-Aziz era a capo di una famiglia poligama comprendente più mogli e concubine ed ebbe 30 figli maschi i quali dopo la sua morte, nel 1953 divennero Re anch'essi, vigendo la successione per anzianità.
Saud bin Abd al-Aziz Al Saud (Madinat al-Kuwait, 15 gennaio 1902 – Atene, 23 febbraio 1969), fu il secondo sovrano dell'Arabia Saudita, dal 1953 al 1964. Saud dopo un colpo di Stato appoggiato dal consiglio degli “ulamā” fu costretto ad abdicare in favore del fratello Fayṣal. Anche egli nel 1975, fu assassinato dal nipote Faysal bin Musaid. Durante il suo regno il potere della famiglia Al ash-Sheikh, discendenti da Muhammad ibne Abd al-Wahhab, il fondatore del wahhabismo, che fino a quell’ora erano estremamente legati alla famiglia Saud, dopo 200 anni di alleanza, diminuì notevolmente.