Pars Today, notizie dall'Iran e dal Mondo;
Perché l’Unione Europea si sta orientando verso le economie emergenti?
Pars Today – L’Unione Europea, sotto la pressione delle politiche tariffarie di Trump, si sta orientando verso le economie emergenti.
Secondo quanto riportato da Pars Today, le minacce tariffarie di Trump hanno messo sotto pressione non solo i principali partner commerciali degli Stati Uniti, ma anche le economie emergenti e in via di sviluppo di tutto il mondo le quali devono trovare rapidamente nuovi mercati e partner commerciali. Questa situazione ha creato un’opportunità per l’Unione Europea, portando Bruxelles a un graduale spostamento verso questi Paesi.
In questo contesto, il 13 luglio, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, e Prabowo Subianto, presidente dell’Indonesia, hanno annunciato la conclusione con successo dei negoziati decennali per un accordo di libero scambio. L’annuncio, fatto durante una conferenza stampa congiunta in occasione della prima visita di Prabowo a Bruxelles, è stato particolarmente significativo vista la precedente posizione critica del presidente indonesiano nei confronti dell’UE.
Prabowo, scoraggiato dalle richieste europee in materia di tutela ambientale all’interno dei negoziati commerciali, che erano stati a lungo bloccati, aveva infatti dichiarato durante la campagna elettorale del 2024, rivolgendosi agli ambasciatori europei a Giacarta: «Non abbiamo più bisogno dell’Europa.»
Ora però, in seguito ai cambiamenti nello scenario internazionale, i rapporti tra l’Unione Europea e l’Indonesia si stanno sviluppando in direzione di una crescente cooperazione. A causa delle minacce tariffarie di Trump, che prevedevano l’introduzione, a partire dal primo agosto 2025, di una tariffa del 32% contro l’Indonesia, poi ridotta al 19% in seguito a un accordo commerciale tra Indonesia e Stati Uniti, le posizioni di entrambe le parti sono cambiate in modo significativo.
Durante la conferenza stampa con von der Leyen, Prabowo ha mostrato un atteggiamento caloroso e amichevole. Da parte sua, l’UE ha adottato un nuovo approccio pragmatico nei suoi rapporti con l’Indonesia e, più in generale, nelle collaborazioni economiche e commerciali internazionali con le economie emergenti.
Dopo l’accordo concluso con i Paesi del Mercosur alla fine del 2024, il successo attuale con l’Indonesia rappresenta il secondo grande traguardo commerciale della Commissione Europea nel giro di pochi mesi. In effetti, con i suoi 285 milioni di abitanti, l’Indonesia è il quarto Paese più popoloso e una delle principali economie del mondo.
Il caso dell’Indonesia dimostra chiaramente come l’Unione Europea, influenzata dalle politiche tariffarie di Trump, stia di fatto modificando il proprio approccio alla politica commerciale. Sembra ormai superata per l’UE la fase delle richieste eccessive e non direttamente legate al commercio, ad esempio in ambito climatico e ambientale, che in passato avevano ostacolato la firma di accordi commerciali con molte economie emergenti.
In questo scenario, è probabile che, seguendo un approccio pragmatico, l’Unione Europea voglia concludere rapidamente anche gli altri negoziati commerciali in corso con economie emergenti di tutto il mondo. La ripresa dei negoziati con la Malesia all’inizio dell’anno, che erano fermi dal 2012, è un ulteriore passo importante in questa direzione.
Tuttavia, il vero successo strategico per la politica commerciale dell’UE sarà rappresentato dalla conclusione, prevista per quest’anno, dei negoziati quasi ventennali con l’India, obiettivo annunciato congiuntamente dal primo ministro indiano Narendra Modi e da Ursula von der Leyen nel febbraio 2025.
Naturalmente, anche da parte delle economie emergenti e in via di sviluppo, che si trovano sotto pressione a causa delle minacce tariffarie di Trump, esiste la volontà di espandere le relazioni economiche e commerciali con altri blocchi economici e Paesi. Considerando la forte dipendenza di molti di questi Stati dalle esportazioni, devono trovare al più presto nuovi mercati e partner commerciali. L’Unione Europea, con il suo vasto mercato interno e oltre 450 milioni di consumatori benestanti, rappresenta il mercato ideale per questi Paesi.
Con le sue politiche tariffarie, Trump ha aperto la strada all’Unione Europea affinché possa presentarsi a livello globale come un partner commerciale ed economico attraente e affidabile. In questo modo, il controverso presidente statunitense, con la sua guerra commerciale e tariffaria, ha di fatto favorito l’avvicinamento tra le grandi economie mondiali e la riduzione della loro dipendenza dagli Stati Uniti.