Putin rilancia alleanza Russia-Iran contro le sanzioni dell'Occidente
TEHRAN (PARS TODAY Italian) - Il presidente russo, Vladimir Putin, nel suo primo viaggio all'estero da quando ...
ha lanciato l'operazione speciale in Ucraina il 24 febbraio, per tenere colloqui a Tehran con il Leader della Rivoluzione Islamica dell'Iran, Ayatollah Sayyed Ali Khamenei, il presidente Ebrahim Raisi, e il capo di stato turco, Tayyip Recep Erdogan, ribadendo così il messaggio che Mosca non è isolata nonostante lo scontro aperto con l'Occidente.
A Tehran, Putin ha certificato i “passi avanti” compiuti grazie alla mediazione di Ankara per sbloccare l’export di grano ucraino dai porti sul Mar Nero e con la leadership della Repubblica islamica ha sempre avuto legami stretti di fonte alle pressioni americane, condivise da entrambi i Paesi.
Il viaggio di Putin, pochi giorni dopo la visita del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nella regione, invia un forte messaggio all'Occidente sui piani del Cremlino di stringere legami strategici più stretti con Iran, Cina e India per fronteggiare la politica sanzionatoria occidentale.
"L'incontro con la Guida Suprema dell'Iran è molto importante", ha spiegato Yuri Ushakov, consigliere diplomatico del Cremlino prima della visita, “sulla maggior parte delle questioni, le nostre posizioni sono vicine o identiche”.
Mosca e Tehran hanno firmato, nel contesto della missione di Putin, diversi accordi nel campo della cooperazione tecnico-militare, l'agricoltura, l'energia nucleare, il settore informatico, lo Spazio e la sicurezza.
Il gigante energetico russo Gazprom, ha firmato un nuovo memorandum d’intesa del valore di 40 milioni di dollari con la compagnia petrolifera statale iraniana, NIOC, e dopo l’incontro con Presidente Raisi, Putin ha affermato che le relazioni tra Iran e Russia "si stanno sviluppando a un buon ritmo".
Da parte sua Aytollah Khamenei ha chiesto una cooperazione a lungo termine tra Iran e Russia, dicendo a Putin che i due Paesi devono rimanere "vigili contro l'inganno occidentale”.
Mosca ha assicurato che "manterrà la sua indipendenza" dagli Stati Uniti e ha invitato a usare negli scambi commerciali con l'Iran le rispettive valute nazionali. "Il dollaro deve essere gradualmente eliminato dal commercio globale", ha detto anche il sommo Aytollah Khamenei.
La missione iraniana era, però, ufficialmente motivata dal trilaterale tra Putin, Erdogan e Raisi nel formato Astana sulla Siria. I tre presidenti hanno valutato gli sforzi per ridurre la violenza in Siria, dove Ankara ha intimato l’avvio di un’operazione militare per estendere il raggio delle 'safe zone’ lungo il confine settentrionale del Paese, a cui sia Mosca che Teheran si oppongono.
"Mantenere l'integrità territoriale della Siria è molto importante e qualsiasi attacco militare nel Nord della Siria danneggerà sicuramente la Turchia, la Siria e l'intera regione e andrà a beneficio dei terroristi", ha espresso Ayatollah Khamenei a Erdogan prima del trilaterale.
“Riaffermiamo l'impegno a rafforzare la cooperazione trilaterale tra Russia, Iran e Turchia nell'interesse del raggiungimento di una normalizzazione sostenibile della situazione in Siria”; si legge nella dichiarazione congiunta finale.
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