Italia: stop costruzione di alloggi a Gerusalemme Est
- Il piano pubblicato dal Ministero dell'Edilizia del regime sionista costituirebbe un ostacolo alla formazione di uno stato palestinese in futuro.
In un comunicato stampa diffuso nella mattinata odierna, il Ministero degli Esteri italiano ha espresso tutta la propria preoccupazione in merito all'intenzione di Tel Avivi di avviare la costruzione di nuovi alloggi nella zona orientale di Gerusalemme occupata.
"L’Italia esprime profonda preoccupazione per l’avvio della procedura di gara per la costruzione di 1.257 unità abitative a Givat Hamatos e chiede alle Autorità israeliane che questa decisione venga annullata", si legge nella nota.
La Farnesina ha quindi voluto mettere l'accento sulla illegalità dell'edificazione di nuove unità abitative nella zona di Gerusalemme Est da parte di Israele, definendole un ostacolo alla creazione dello Stato palestinese in futuro.
Nella giornata di domenica anche l'Unione europea aveva espresso preoccupazione in merito ai piani di Israele sulla costruzione di nuovi alloggi a Gerusalemme Est.
Secondo quanto riferito dalle organizzazioni per i diritti umani, il ministero dell'Edilizia sionista ha pubblicato un bando per la costruzione di 1.257 unità abitative nell’insediamento di Givat Hamatos a Gerusalemme Est.
Le attività di costruzione nella Cisgiordania occupata e nell'annessa Gerusalemme Est, dove già risiedono circa 600.000 coloni, provocano complicazioni nelle relazioni tra il regime sionista e la comunità internazionale ed è uno dei principali ostacoli alla ricerca della pace con i palestinesi, che le percepiscono come una politica di consolidamento dello Stato ebraico sui territori conquistati.