Feb 29, 2024 04:32 Europe/Rome
  • Guerra con il re del Mar Rosso

SANA'A (Pars Today Italian) - Nel Mar Rosso si sta svolgendo la più grande battaglia navale del 21° secolo.

Una battaglia in cui le più grandi forze militari della storia del mondo si sono schierate contro lo Yemen.Le forze armate dello Yemen, guidate da Abdul Malik Badr al-Din al-Houthi, leader dell'Ansarullah yemenita, sono entrate nella più grande battaglia navale del secolo con le forze americane e della NATO.

La geografia principale della battaglia è nel "Mar Rosso". Il Mar Rosso è uno dei corridoi marittimi più importanti del mondo e la rotta più veloce e breve tra Europa e Asia.Nel 2023, attraverso il Canale di Suez sono transitate circa 21.344 navi con una media di 59 navi al giorno, che costituivano il 12% del commercio mondiale. Nel frattempo, in risposta al genocidio dell’esercito sionista, lo Yemen ha deciso di bloccare il regime israeliano via mare.Obiettivi principale dello Yemen sono state incluse navi con le seguenti specifiche:

1: Navi battenti bandiera del regime sionista.

2: Navi utilizzate da compagnie israeliane.

3: Navi di proprietà di compagnie israeliane.

In questo contesto, alcune delle più grandi compagnie di navigazione del mondo sono state costrette a modificare la loro rotta dal "Mar Rosso" al "Capo di Buona Speranza", sulla punta del continente africano. Questo cambio di percorso può aggiungere fino a 2 settimane al tempo di viaggio e da 3 a 6.000 miglia nautiche (da 5.556 a 11.112 km) alla distanza di viaggio.

L'azione dello Yemen si basava sul fatto che l'economia del regime sionista si basa sui corridoi marittimi. I principali porti commerciali del regime sionista si trovano nelle città di Haifa, Ashdod ed Eilat, ed il 98% del volume delle importazioni ed esportazioni di questo regime avviene via mare.Secondo l'analisi dei dati della società britannica di sicurezza marittima AmbreyAnalytics, più di 40 navi sono state prese di mira dalle forze armate yemenite nel Mar Rosso meridionale.Il 22 febbraio Al-Houthi ha annunciato che piu’ 183 missili e droni sono stati lanciati contro obiettivi israeliani nei territori occupati e che il numero di navi militari prese di mira dall’operazione era di 48 navi.

 

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